L'operazione "Requiem" svegliò la città con il suono delle sirene mentre un elicottero perlustrava il territorio e le unità cinofile setacciavano le case degli indagati. Il 6 ottobre dello scorso anno l'operazione condotta dalla squadra mobile di Frosinone e dal Comando provinciale della Guardia di finanza, ha portato all'arresto di 25 persone. Pesanti le accuse, tra cui associazione per delinquere finalizzata al traffico di sostanze stupefacenti, riciclaggio, estorsione. Arrivate le richieste del pm per i riti abbreviati. Mentre il 14 ottobre a Cassino gli ordinari dopo la decisione di procedere con giudizio immediato.
Nell'udienza a Roma il pm Roberto Bulgarini Nomi ha chiesto 4 anni per Luca Baldassarra di Isola del Liri, 9 anni per Anthony Ceccano di Sora, 15 anni per Ivano Ciriello di Napoli, 4 anni per Vincenzo Ciriello di Napoli, 10 anni per Davide Conte di Sora, 2 anni e 8 mesi per Davide De Gasperis di Sora, 14 anni per Marco De Silvio di Sora, 10 anni per Giuseppe De Vito di Castelliri, 14 anni per Rocco di Pucchio di Sora, 12 anni per Antonio Di Pucchio di Sora, 2 anni per Severino Di Vito di Sora, 2 anni e 8 mesi per Daniela Esposito di Napoli, 8 anni per Alessio Gemmiti di Sora, 12 anni per Pasquale Granata di Sora, 3 anni per Nabila Kabba di Isola del Liri, 10 anni per Marco Molella di Veroli, 8 anni per Bruna Paolucci di Monte San Giovanni Campano, 6 anni per Alex Porretta di Sora, 7 anni per Ciro Santaniello di Sora, 16 anni per Salvatore Santaniello di Napoli e 9 anni per Luciano Tersigni di Sora.
Nel collegio difensivo gli avvocati De Robertis, Baldassarra, Marziale, Palumbo, Serapiglia, De Angelis, Ceccarelli, Tozzi, Alviani, Giuliano, Bartolomucci, Buongiovanni, Marino, Iafrate, Ranaldi e Bono.
Le indagini
Le indagini partirono nel 2018 da alcuni arresti per spaccio e da diversi sequestri di droga avvenuti a Sora. Sin da subito gli agenti intuirono che i singoli episodi di spaccio erano riconducibili a una vera e propria organizzazione, ben strutturata e in stretto contatto con gruppi malavitosi campani. Gli inquirenti hanno individuato due fazioni, una che fa capo a una famiglia di origini campane trasferitasi a Sora nei primi anni ‘90, e una seconda locale.
La droga, i soldi da reinvestire nel settore delle pompe funebri, ma anche da spendere nei piaceri. E uno di questi, stando alle accuse, per un appartenente del sodalizio dei campani era la passione per il Napoli. Per cui a ogni trasferta di Champions league del club partenopeo uno degli arrestati non mancava mai. Gli investigatori hanno notato che i due gruppi, prima alleati o comunque non concorrenti sulla piazza di spaccio di Sora e poi nemici con tanto di atti di ritorsione, subiti anche da chi poi è stato arrestato, puntavano a manifestare all'estero il proprio status.
E dunque le partite in giro per l'Europa del Napoli di Coppa dei Campioni, ma anche la festa in piazza per la nascita di un figlio. L'operazione è nata da una serie di elementi, di diversa provenienza, che poi uniti hanno determinato l'avvio del monitoraggio sull'attività di spaccio. Il primo elemento è il ritrovamento di un pacco all'aeroporto di Bonn, proveniente da Madrid e diretto a Fontana Liri con 510 grammi di hashish. Le indagini portano poi a Sora. E lì, secondo elemento, avvengono degli arresti che fanno ipotizzare la presenza di due associazioni che si sono spartite il mercato dello spaccio e lo esercitano in regime di duopolio.
Il terzo elemento è quello che porterà all'ipotesi del riciclaggio e riguarda la pubblicità sui cartelloni delle strade. Lì i finanzieri si accorgono che c'è quasi sempre la stessa società la Santa Restituta, un'impresa funebre. Il sospetto degli investigatori, che sono stati coordinati dal direzione distrettuale antimafia di Roma, è che i proventi della droga (circa 50.000 euro al mese) finissero reinvestiti nel settore del caro estinto, anche per l'acquisto all'asta dal tribunale di Cassino di un immobile, attraverso un prestanome, da utilizzare per le attività. Prossime udienze 4 ottobre, 22 novembre, 20 dicembre, 17 gennaio e a febbraio la sentenza.