Troppo assembramento, la polizia irrompe alla festa al Cotonificio e fa chiudere in anticipo la serata. Scatta inoltre, per cinque giorni, la chiusura del locale per decisione della questura di Frosinone.
Il rispetto delle norme per il contenimento del rischio di Covid viene costantemente verificato dalle forze dell'ordine, soprattutto per evitare assembramenti pericolosi al chiuso. E così è stato venerdì sera.

Il personale della questura del capoluogo, è stato impiegato dal questore Leonardo Biagioli nei servizi di controllo del territorio finalizzati all'attuazione delle misure volte a fronteggiare l'emergenza epidemiologica da Covid-19. Nell'ambito di tale attività, gli agenti sono venuti a conoscenza dell'organizzazione di una festa, che si sarebbe svolta nel locale del capoluogo, nella zona delle Fornaci. Si è deciso così di effettuare un controllo.

Al Cotonificio si sono così portati gli agenti della divisione di Polizia amministrativa, sociale e dell'immigrazione e gli specialisti della polizia scientifica per accertare la veridicità della notizia e adottare i provvedimenti conseguenti.

In base agli accertamenti condotti dalla questura, nel locale in quel momento erano presenti circa 500 persone, anche minorenni, tutte intente a partecipare alla festa tra balli e consumazione di bevande.

«I poliziotti - spiegano dalla questura - hanno invitato i responsabili del locale ad interrompere la festa e a far defluire i presenti. Inoltre è stato anche richiesto l'intervento del 118 per una ragazza minorenne, riversa su uno dei divani, priva di sensi.

Trasportata in ospedale, i sanitari ne hanno accertato lo stato di coma etilico. La ragazzina fortunatamente, grazie alle cure, si è ripresa senza gravi conseguenze». Comprensibile la delusione dei ragazzi che hanno dovuto abbandonare anzitempo la serata di festa.
Al titolare dell'attività è stato notificato il provvedimento di chiusura dell'attività per cinque giorni. L'atto è stato eseguito contestualmente dagli stessi agenti della polizia di Stato.