Tentato omicidio, individuato il responsabile: la Polizia di Stato esegue fermo di indiziato di delitto nei confronti di un Gambiano. In seguito a segnalazioni giunte sulla linea di emergenza 113, le Volanti sono intervenute prontamente sul posto, coadiuvate da personale Polfer; necessario anche l'intervento della Scientifica.

Il ferito è un 27enne senegalese, inizialmente trasportato all'ospedale Spaziani, è stato poi trasferito presso l'Umberto I di Roma. Ne avrà per almeno 60 giorni.

I fatti
Nel pomeriggio di ieri, l'operatore della sala operativa della Questura ha diramato la nota relativa ad un'aggressione in atto sul cavalcavia situato nei pressi della stazione ferroviaria. Gli agenti delle Volanti con l'ausilio del personale Polfer, giunti sul posto ed individuato il luogo dove giaceva il ferito, hanno immediatamente allertato il 118. Per i rilievi si rendeva necessario l'intervento della Scientifica.

Le indagini
Le indagini scattate nell'immediatezza hanno permesso di ricostruire quanto accaduto: il gambiano ha seguito il cittadino senegalese, lo ha brutalmente aggredito e poi lanciato nel vuoto dal sovrappasso, per oltre 7 metri.
I riscontri tecnici, grazie anche alla visione di fotogrammi di una telecamera di sorveglianza che ha ripreso tutta la scena, hanno permesso di individuare l'aggressore, riconosciuto anche dagli agenti perché già in passato era stato controllato in più occasioni nei pressi dello scalo ferroviario.

Da subito sono partite le ricerche dell'autore dell'insano gesto e sono terminate solo quando il giovane, sentendosi braccato dalla Polizia, ha deciso di contattare il suo datore di lavoro per chiedere aiuto e questo ha immediatamente contattato la Questura, dove lo ha accompagnato. Sottoposto a fermo è stato condotto presso il carcere di Frosinone.

Un altro episodio di violenza allo Scalo. Sempre nelle stesse aree, vicino alla stazione ferroviaria. Ieri pomeriggio, intorno alle 18, si è sfiorato il dramma.
Una lite tra due uomini di colore, entrambi sui trent'anni, è finita con un ferito e un ricercato. Un ferito che è precipitato dal cavalcavia pedonale in via Licinio Refice.
Un volo di circa cinque metri. Fino alla serata di ieri gli agenti delle Volanti e della squadra Mobile della questura di Frosinone erano sulle tracce dell'aggressore, fuggito dopo quanto accaduto.
D'ausilio alle indagini anche le telecamere di videosorveglianza della zona. Sul posto oltre alla polizia sono intervenuti gli operatori del 118 per soccorrere l'aggredito.

I fatti
Di nuovo riflettori accesi nel quartiere Scalo a distanza di poche settimane dall'ultimo episodio di cronaca. Ieri una lite sfociata in aggressione, stando alle prime informazioni, tra due extracomunitari. Rinvenuta sul posto anche una bottiglia di birra rotta. Da chiarire se sia stata utilizzata per colpire il ferito. Sicuramente saranno utili alle indagini i filmati delle telecamere.
L'uomo, probabilmente spinto, ma come detto saranno gli accertamenti degli agenti a chiarire ogni dubbio, è finito sotto il cavalcavia. Qualche residente ha sentito le urla e ha lanciato l'allarme. Sul posto sono subito arrivati gli uomini delle Volanti ma l'aggressore si era già dileguato. Immediatamente sono scattate le ricerche anche da parte della Mobile.

Il ferito è stato trasportato con un'ambulanza all'ospedale "Fabrizio Spaziani" di Frosinone per le cure del caso. Ha riportato diverse ferite ma fortunatamente non sarebbe in pericolo di vita. È tornata dunque alla ribalta la problematica dello Scalo, teatro spesso di liti, aggressioni, violenze tra giovani di colore. Senza contare lo spaccio di sostanze stupefacenti, così come dimostrano i fatti di cronaca e i diversi interventi effettuati, nel corso del tempo, dalle forze dell'ordine.

Le risse segnalate da diversi cittadini, esasperati, nella zona della Stazione, hanno coinvolto anche negli ultimi mesi persone extracomunitarie. Si aggirano soprattutto nei giardinetti e nella zona della stazione ferroviaria. Si "nascondono" tra i tanti e in barba alla legge diventano spacciatori o acquirenti. Un fenomeno che da qualche tempo sta prendendo sempre più piede. Lo dimostrano i controlli, le denunce e gli arresti delle forze dell'ordine.
Alcuni giovani richiedenti asilo stanno cercando di fare business con la droga. E non solo a Frosinone ma anche in altre città della Ciociaria.

Diversi sono stati "pizzicati" nel tempo. La polizia di Stato e i carabinieri non abbassano la guardia e continuano a tenere sotto stretta osservazione alcuni luoghi di aggregazione dei migranti, con ritrovamenti e sequestri di sostanza stupefacente

di: Nicoletta Fini