Dopo una breve pausa estiva, ieri mattina sono ripresi i lavori nel teatro romano di Ferentino. Come è noto è iniziato il percorso di recupero integrale dell'antica struttura datata II sec. d.C. Un progetto notevole per la città d'arte, importantissimo ai fini culturale e turistico. Attualmente la ditta incaricata, la Pennacchia Costruzioni Srl, procede con la demolizione dei vecchi fabbricati in vicolo Odeo, sotto i quali si cela parte del teatro. Lavori che avanzano sotto lo sguardo del direttore Paolo Culla, con la supervisione dell'archeologa Chiara Delpino funzionaria del Ministero della cultura.
L'opera di demolizione, oltre agli scavi archeologici particolarmente delicati, avviene per ora a mano, senza escavatori, per non rischiare di compromettere eventuali reperti. In 120 giorni dovrà essere tutto finito, esattamente il 10 novembre 2021, ma abbiamo qualche dubbio. «Tutto a mano, in maniera "dolce" - ha assicurato l'architetto Culla - per non pregiudicare eventuali resti». Non è da escludere, infatti, l'affiorare dell'intera "scena" del teatro. Una volta completato l'abbattimento dei fabbricati, si dovrà valorizzare il teatro intero, che tornerà ad essere una struttura pubblica destinata agli spettacoli. Un'idea affascinante questa.
La riqualificazione dell'antico teatro romano si concretizzerà grazie al finanziamento di un milione e mezzo di euro del ministero dei Beni Culturali, per interessamento del ministro Dario Franceschini che nel 2018 giunse a Ferentino per fare visita al sito archeologico. «E' un momento significativo – per il sindaco Antonio Pompeo -. Recuperare il teatro romano e renderlo fruibile per spettacoli ed eventi. Si restituisce non solo alla città di Ferentino, ma all'intero territorio provinciale. Un obiettivo ambizioso raggiunto grazie al lavoro costante. Da ex assessore alla cultura e oggi da sindaco e presidente di Provincia sono felice di essere il testimone di un risultato straordinario, che contribuirà a rendere ancora più attrattiva Ferentino e la Ciociaria».