«Ci siamo quasi, vicinissimi alla meta. Probabilmente già nelle prossime ore arriveremo all'80% di copertura vaccinale in provincia di Frosinone». Così Pierpaola D'Alessandro, direttore generale dell'Azienda Sanitaria, risponde alla domanda su quando verrà raggiunta l'immunità di gregge in Ciociaria. D'altronde venerdì eravamo al 78,8%. E in provincia di Frosinone sono state somministrate circa 525.000 dosi. Per un totale di soggetti vaccinati che supera quota 370.000. Le persone che hanno ricevuto almeno una dose sono quasi 70.000, quelle che hanno completato l'intero ciclo oltre 304.000.

Soddisfazione e cautela
Aggiunge però Pierpaola D'Alessandro: «In ogni caso questo traguardo, importantissimo, non ci deve tranquillizzare troppo. Per quello che mi riguarda punterei a vaccinare anche abbastanza oltre la soglia dell'80%». La D'Alessandro non lo dice, ma è evidente che ha già messo nel mirino quota 90%. Poi aggiunge: «Comunque occorre continuare a rispettare scrupolosamente le regole. Mantenendo i dispositivi che ci aiutano a limitare le varianti e i contagi in generale, a prescindere se sintomatici o no. Il virus va bloccato anche se non ci fa finire in ospedale in forma grave perché la sua circolazione produce danni all'economia e alla collettività».

La linea di D'Amato
In un'intervista al quotidiano Il Messaggero l'assessore regionale alla sanità Alessio D'Amato ha detto: «Dobbiamo darci un obiettivo, una percentuale ancora più alta da raggiungere, visto che con la variante Delta gli esperti ci spiegano che servono più persone protette. Noi del Lazio, proprio in queste ore, abbiamo superato quota 78% degli over 12. Ora puntiamo all'85%, ci arriveremo con la doppia dose già entro la fine di questo mese. Io dico: può essere l'85%, forse è meglio il 90%, ma raggiunto quel traguardo allora sarà giusto seguire il modello Danimarca e tornare alla vita normale. Io sono favorevole ad un ampliamento dell'obbligo vaccinale, condivido le parole dette da Draghi su questo». E ancora: «Il Lazio ha più o meno gli abitanti della Danimarca e sta superando il traguardo dell'80% degli immunizzati proprio come il Paese scandinavo. Loro il 15 settembre riaprono tutto e dicono addio al Green pass. Perché non possiamo farlo pure noi?».

I sanitari non vaccinati
C'è poi il tema dei sanitari che non si sono sottoposti alla vaccinazione. Un argomento delicato. L'Azienda sanitaria ha applicato le regole e ha deciso le sospensioni (oltre che dalle funzioni anche dallo stipendio) soltanto laddove non è stato possibile ricollocare in altri settori, senza contatto diretto con il pubblico, i sanitari contrari alla vaccinazione. Rileva Pierpaola D'Alessandro: «La legge è chiara e noi dobbiamo applicarla. Nei giorni scorsi ho firmato altri due provvedimenti di sospensioni senza stipendio, ma nella stessa giornata si sono prontamente vaccinati. Per noi non è affatto semplice assumere provvedimenti del genere e tenere a casa i professionisti. Anche perché il personale ci serve, eccome.

Nei prossimi giorni arriveranno altre sospensioni, ma credo che alla fine in provincia di Frosinone ci sarà un dato ad una cifra relativo alle sospensioni. E ancora più piccolo per chi rimarrà a casa. Teniamo presente che parliamo di una Asl che conta oltre 4.000 sanitari». Conclude Pierpaola D'Alessandro: «Gli operatori sanitari hanno avuto la possibilità di essere i primi a vaccinarsi quando gli altri lo desideravano tanto. Personalmente credo che la scienza, gli studi, l'autorevolezza sanitaria dovrebbero essere le nostre linee guida. Comunque andiamo avanti tutti uniti a proteggerci».

L'andamento
Ieri in Ciociaria sono stati registrati 23 casi positivi su 367 tamponi. Il tasso di positività è del 6,26%. Questa la mappa dei contagi: 4 ad Anagni, 3 ad Amaseno, 3 a Frosinone, 2 a Cassino, 2 a Castelliri. Poi 1 caso in ognuno di questi Comuni: Alatri, Aquino, Piglio, Ripi, Roccasecca, Sora, Strangolagalli, Vallerotonda, Veroli. Ci sono stati pure 23 negativizzati, persone che cioè sono guarite dalla malattia. E nessun decesso. Ieri si è conclusa la settantanovesima settimana dall'inizio della pandemia in provincia di Frosinone. Dal primo caso del due marzo 2020 sono trascorsi 553 giorni. Negli ultimi sette giorni è andata così: 13 casi il trenta agosto, 14 il trentuno agosto, 33 il primo settembre, 22 il due, 16 il tre, 24 il quattro, 23 il cinque. In totale 145 casi, per una media giornaliera di 20,71. E un'incidenza di nuovi casi settimanali ogni 100.000 abitanti di 30,39. Tutti parametri in diminuzione. Questa la media giornaliera delle ultime settimane: 16,28 nella sessantacinquesima, 8 nella sessantaseiesima, 9,71 nella sessantasettesima, 6,28 nella sessantottesima, 3,7 la sessantanovesima, 2,85 la settantentesima, 2,5 nella settantunesima, 7,28 nella settantaduesima, 17,8 nella settantatreesima, 32 nella settantaquattresima, 35 nella settantacinquesima, 37,42 nella settantaseiesima e 27,4 nella settantasettesima. Nella settantottesima 29,71. Infine 20,71 nella settantanovesima. Nel mese di settembre 118 contagi in cinque giorni. Una media di 23,6. Nel mese di maggio c'erano stati 1.056 nuovi casi. Per una media di 34,06 ogni ventiquattro ore. A giugno 189 casi. Per una media di 6,3 ogni ventiquattro ore. A luglio 384 casi. Per una media di 12,38 ogni ventiquattro ore. Ad agosto 982 contagi. Per una media di 31,67 ogni ventiquattro ore. I guariti sono arrivati a quota 31.559. Sono cioè il 93,3%.

Il bollettino
Ieri in Italia 5.315 casi positivi, sabato erano stati 6.157. Le vittime sono state 49, rispetto alle 56 del giorno precedente. I tamponi molecolari e antigenici effettuati 259.756. Sabato erano stati 331.350. Il tasso di positività è del 2%. Per quanto riguarda il Lazio, i nuovi contagi sono stati 417, vale a dire 13 in più rispetto a sabato. In diminuzione invece i decessi: 2. Ventiquattro ore prima 8. Processati circa 17.000 tamponi, 6.000 dei quali molecolari e 11.000 antigenici