Una provincia di vaccinati, che ormai sfiora l'80% di copertura. Peraltro in una regione, il Lazio, sugli scudi a livello nazionale per la profilassi. Con il 75%. Il che vuol dire che la Ciociaria, con il 79%, è sopra di quattro punti.

La campagna di vaccinazione
In provincia di Frosinone sono state somministrate 520.000 dosi. Per un totale di soggetti vaccinati che arriva a quota370.000.Lepersone che hanno ricevuto almeno una dose sono 68.000, quelle che hanno completato l'intero ciclo 302.000. Il che vuol dire che è stato vaccinato il 79% della popolazione target, comprendendo anche la fascia di età che va dai 12 ai 18 anni. Pierpaola D'Alessandro, direttore generale della Asl di Frosinone, dice: «Proprio nella fascia compresa dai 12 ai 18 anni c'è una forte accelerazione.
Siamo al 60%. Considerando la riapertura della scuola ormai alle porte, è auspicabile che la percentuale cresca ancora. Perché in questo modo si evita il contagio nei nuclei familiari».

Poi aggiunge: «Presto si aprirà una nuova fase, la Asl si accinge a chiudere gli hub. Il 30 settembre termineranno le attività in quelli grandi. All'appello della vaccinazione manca complessivamente un 20% di popolazione assistita. Un 10% ha una causa di esclusione oppure ha passato il Covid e quindi arriverà mano mano a fare il vaccino. Il 10% rimanente è quello che definiamo lo "zoccolo duro" da convincere. La Asl, le strutture accreditate e i medici di medicina generale resteranno attivi sulla vaccinazione e attenderanno che quel 10% di indecisi alla fine opti per la profilassi contro il Coronavirus. In quel 10% ci sono tante persone che hanno paura e che dobbiamo convincere a vaccinarsi».
Rileva ancora Pierpaola D'Alessandro: «C'è l'autunno alle porte e non è possibile abbassare la guardia.
I ricoverati di questi giorni sono nella maggioranza dei casi persone non vaccinate. I casi più complessi restano quelli di pazienti già in cura con altre patologie o in uno stato di salute non buono. Penso a patologie come l'ipertensione e il diabete. Così come l'obesità è un problema per chi contrae il Covid. Ad ogni modo in questo momento i ricoverati per Coronavirus sono 12, tutti presso il reparto di malattie infettive del Fabrizio Spaziani di Frosinone. L'età dei positivi si è notevolmente abbassata e quelli che ricorrono alle cure ospedaliere per aggravamento dei sintomi fanno parte della fascia che va dai 30 ai 50 anni. La degenza media di un paziente Covid in ospedale si prospetta ancora molto lunga per via delle difficoltà respiratorie. Colgo l'occasione per ricordare che anche una forma asintomatica della malattia ha in qualche caso lasciato strascichi post Covid. Per la sanità pubblica questa pandemia rappresenta altresì un enorme problema organizzativo, perché rallenta e ostacola tutto il resto delle cure. E poi bisogna continuamente controllare e sanificare. Per non parlare del tema delle spese. Insomma, prima si debella e prima torniamo a vivere normalmente tutti. Ecco perché la vaccinazione è fondamentale. Anzi, decisiva».

I sanitari non vaccinati
È un tema complesso e anche delicato. Pierpaola D'Alessandro lo aveva spiegato qualche giorni fa.
Così: «Ora, da "datore di lavoro" ci avviamo a sospendere o spostare i sanitari che non hanno alcuna certificazione e dunque non si sono vaccinati. Per fortuna nella Asl di Frosinone sono pochi: circa 30 su 4.400». Per settimane l'Azienda Sanitaria ha portato avanti la strategia della moral suasion, che ha prodotto risultati in alcuni casi. Ma adesso che succede? Argomenta la D'Alessandro: «Sono partiti i primi provvedimenti: due sanitari sospesi senza stipendio fino a vaccinazione e comunque fino a nuove disposizioni.
Credo che in settimana possano esserci altri provvedimenti. Altri 8 sanitari non vaccinati sono stati ricollocati in funzioni diverse: centralinisti, collaboratori di tipo tecnico-amministrativo. Con relativa riduzione dello stipendio e riallocazione in servizi di recall, Urp o centralino». È chiaro che su questa tematica sono scattati e scatteranno ancora moltissimi ricorsi. Aveva affermato la D'Alessandro nei giorni scorsi: «Sarebbe stato utilissimo definire chiaramente dove si fermano i diritti e cominciano i doveri collettivi. In aziende fragili, con poco personale, diventa pure un carico in più per chi è in servizio purtroppo. Da buon datore di lavoro ti auguri fino alla fine che il buon senso, la responsabilità, lo spirito di comunità professionale prevarrà su ansia, paura e quant'altro ancora ostacoli un sanitario verso un dovere per la collettività di pazienti e colleghi».

La situazione
Ieri in provincia di Frosinone ci sono stati 26 nuovi casi, su un totale di 455 tamponi. Per un tasso di positività del 5,71%, stabile rispetto al giorno precedente (5,74%) e in diminuzione rispetto a venerdì (6,2%), giovedì (7,79%), mercoledì (12,95%). Questa la mappa: 5 contagi ad Anagni, 5 a Sora, 3 a Torre Cajetani, 2 a Frosinone, 2 a Pontecorvo, 2 a Sant'Elia Fiumerapido, 2 a Veroli. Poi 1 caso in ognuno di questi Comuni: Arpino, Ceprano, Ferentino, Monte San Giovanni Campano, Piglio. Ci sono stati pure 29 negativizzati, persone cioè che hanno superato la malattia. E zero decessi. Si è conclusa la settantottesima settimana dall'ini zio della pandemia in provincia di Frosinone.
Dal primo caso del due marzo 2020 sono trascorsi 546 giorni. Questo l'andamento completo:6 casi il ventitré agosto, 24il ventiquattro, 60 il venticinque, 30 il ventisei, 35 il ventisette, 27 il ventotto, 26 il ventinove. Per un totale di 208 casi e quindi una media di 29,71 ogni ventiquattro ore.

Il trend
L'andamento delle ultime settimane è indicativo per disegnare il profilo completo della curva: 125,85 nella cinquantasettesima, 96,42 nella cinquantottesima, 74,85 nella cinquantanovesima, 74,28 nella sessantesima, 58,71 nella sessantunesima, 56,42 nella sessantaduesima, 41,14 nella sessantatreesima, 26 nella sessantaquattresima. E 16,28 nella sessantacinquesima, 8 nella sessantaseiesima, 9,71 nella sessantasettesima, 6,28 nella sessantottesima, 3,7 la sessantanovesima, 2,85 la settantesima, 2,5 nella settantunesima, 7,28 nella settantaduesima, 17,8 nella settantatreesima, 32 nella settantaquattresima, 35 nella settantacinquesima, 37,42 nella settantaseiesima e 27,4 nella settantasettesima. Nella settantottesima 29,71. Quindi le medie mensili dei contagi, altrettanto significative: 13,8 casi al giorno a marzo 2020, 7,63 ad aprile, 0,83 a maggio, 0,46 a giugno, 0,35 a luglio, 5,16 ad agosto, 7,43 a settembre, 113,8 a ottobre, quando i nuovi casi sono stati 3.528. Poi il boom a novembre, con 6.588 contagiati. Per una media di 219,66 ogni ventiquattro ore. A dicembre 3.468 contagi, per una media giornaliera di 111,87. A gennaio i contagi in totale sono stati 3.144, per una media di 101,42. A febbraio 3.526 nuovi casi, per una media giornaliera di 125,92.
A marzo 2021 i contagi sono stati 6.063, per una media quotidiana di 195,58. Ad aprile 2.612 casi. Per una media di 87,06. Per quanto riguarda il mese di maggio, 1.056 nuovi casi. Per una media di 34,06 ogni ventiquattro ore. A giugno 189 casi. Per una media di 6,3 ogni ventiquattro ore. A luglio 384 casi. Per una media di 12,38 ogni ventiquattro ore. Ad agosto 939 contagi in ventinove giorni. Per una media di 32,37 ogni ventiquattro ore. Ad agosto dello scorso anno la media era di 5,16. Oltre sei volte di meno. Poi la curva dei decessi. Questo l'andamento completo: 25 morti per Covid a marzo 2020, 23 ad aprile, 2 a maggio, 8 a giugno, poi 0 sia a luglio che ad agosto, 1 a settembre, 9 ad ottobre. Poi l'impennata: 100 a novembre, 98 a dicembre, 73 a gennaio 2021, 73 a febbraio, 100 a marzo, 103 ad aprile. Poi: 34 a maggio, 5 a giugno, 1 a luglio. Nel mese di agosto finora 3 decessi. L'incidenza di nuovi casi settimanali ogni 100.000 abitanti è di 43,60 in Ciociaria. Era di 43,39 sabato e di 46,54 venerdì. Ci sono 12 pazienti Covid ricoverati nel reparto di malattie infettive dell'ospedale di Frosinone. Sempre libere le terapie intensive. Sono 494 le persone positive in isolamento domiciliare. I guariti sono 31.306, il 92,95% di quelli che hanno contratto la malattia.

Il bollettino
In Italia ieri 5.959 nuovi casi di Coronavirus, a fronte di 223.086 tamponi effettuati (mentre il giorno precedente l'incremento era stato di 6.860 con 293.464 test).
Registrati altri 37decessi (contro i 54 di sabato) per un totale, da inizio pandemia, che arriva a 129.093. Tasso di positività al 2,67%. Sono 77.017.691 le dosi di vaccino anti-Covid somministrate in Italia fino. Le persone che hanno completato il ciclo vaccinale sono 37.378.538: il 69,3% della popolazione ha quindi ricevuto entrambe le dosi. Nel Lazio 394 contagi, 98 in meno rispetto al giorno precedente (105 in meno con riferimento a domenica 22 agosto). I decessi sono stati 5. L'assessore Alessio D'Amato rileva: «Il primo settembre raggiungeremo quota 4 milioni di cittadini che hanno completato il percorso vaccinale. Risultato analogo alla Danimarca, con una popolazione simile al Lazio. Dal primo settembre, oltre ai prenotati, ci si potrà recare direttamente presso gli hub con la tessera sanitaria per effettuare la vaccinazione».