La narrazione purtroppo è sempre la stessa. Le fotografie sovrapponibili. L'ennesimo incidente stradale sulla superstrada Cassino Formia è avvenuto ieri mattina. Una Fiat e una Lancia, a bordo delle quali viaggiavano un giovane del posto e una donna di Esperia, si sono scontrate nel centro abitato di Sant'Antonio abate. Per fortuna le loro condizioni non sono sembrate preoccupanti ai soccorritori, ma le auto ne sono uscite gravemente danneggiate.

Tanta paura anche martedì mattina, appena quattro giorni prima, per le automobilisti e le passeggere, tutte donne, che viaggiavano a bordo di tre automobili che si sono scontrate all'altezza del comune di Castelnuovo Parano, sempre in località Sant'Antonio abate.
Erano circa le nove quando i due veicoli, per motivi tuttora al vaglio degli inquirenti, hanno impattato. Le quattro ragazze, di età compresa tra i ventisette i trentadue anni, sono state immediatamente soccorse dai sanitari del 118, accorsi sul posto insieme ai Carabinieri della compagnia di Pontecorvo, guidata dal capitano Tamara Nicolai. Due delle due delle giovani sono state trasferite a bordo dell'ambulanza presso il Pronto Soccorso dell'ospedale Santa Scolastica di Cassino.

Il traffico, rimasto congestionato subito dopo il sinistro, è ripreso a scorrere regolarmente nel giro di un'ora.
L'incidente avvenuto ieri mattina in un punto della superstrada, segnato da diverse tragedie, ha riacceso i riflettori sulla pericolosità della superstrada Cassino - Formia.

Immediato l'intervento di Christian Vizzaccaro, il giovane di Ausonia che qualche tempo fa ha dato vita ad una petizione on line per sensibilizzare le autorità competenti e la popolazione sul necessità di rispettare il codice della strada da una parte e mettere in sicurezza la viabilità dall'altra parte.

«Sono amareggiato nei confronti sia di Astral che della Regione, perché, nonostante sapessero di questo nuovo movimento, non hanno fatto un passo verso di noi, anzi, hanno preferito fare riunioni a porte chiuse con dei sindaci di zona, concludendo il nulla più assoluto. Questo crea un danno a tutta la comunità e a tutte le persone che transitano su questa "strada".
Ciò nonostante, noi non ci fermeremo e cercheremo di farci sentire il più possibile. Poi, vorremmo capire meglio e vorremmo delle delucidazioni su Astral e sul suo modus operandi soprattutto sulla prevenzione». Al suo grido d'allarme si uniscono anche i sindaci della zona.