Aumenta il numero assoluto dei casi ma diminuisce il tasso di positività. Questo perché la Asl di Frosinone ha intensificato il tracciamento, effettuando più tamponi.
È questa la fotografia della giornata numero 544 dall'inizio della pandemia in Ciociaria. Primo caso il due marzo 2020.

La situazione
Dicevamo che ieri ci sono stati 35 contagi. I tamponi effettuati 564. Il tasso di positività è del 6,2%. L'altro ieri era del 7,79%, mercoledì 12,95%. Ci sono stati anche 44 negativizzati, persone che cioè hanno superato la malattia. E ancora una volta zero decessi. La mappa dei nuovi casi di ieri: 6 a Cassino, 3 ad Amaseno, 3 a Frosinone, 3 a Monte San Giovanni Campano, 3 a Pontecorvo. Poi 2 contagi a Ceccano, 2 a Coreno Ausonio, 2 a Roccasecca. Quindi 1 contagio in ognuno dei seguenti Comuni: Alatri, Arpino, Castelnuovo Parano, Castrocielo, Cervaro, Ferentino, Fontana Liri, San Vittore del Lazio, Sant'Elia Fiumerapido, Supino, Vallerotonda. Da due giorni il profilo della curva dei contagi è sostanzialmente stabile.

Il trend
Siamo nella settantottesima settimana dall'inizio della pandemia in provincia di Frosinone. In questa settimana 6 casi il ventitré agosto, 24 il ventiquattro, 60 il venticinque, 30 il ventisei, 35 il ventisette. Per un totale di 155 e quindi una media di 31 ogni ventiquattro ore.
La settantaseiesima settimana era andata così: 16 contagi il nove agosto, 62 il dieci, 40 l'undici, 20 il dodici, 26 il tredici, 40 il quattordici, 58 il quindici.
Un totale di 262 nuovi casi e una media giornaliera di 37,42.Poi la settimana numero settantasette: 4 casi il sedici agosto, 43 il diciassette, 26 il diciotto, 21 il diciannove, 31 il venti, 42 il ventuno, 25 il ventidue.
Per un totale di 192 nuovi casi e una media quotidiana pari a 27,4. L'andamento delle ultime settimane è indicativo per disegnare il profilo completo della curva: 125,85 nella cinquantasettesima, 96,42 nella cinquantottesima, 74,85 nella cinquantanovesima, 74,28 nella sessantesima, 58,71 nella sessantunesima, 56,42 nella sessantaduesima, 41,14 nella sessantatreesima, 26 nella sessantaquattresima. E 16,28 nella sessantacinquesima, 8 nella sessantaseiesima, 9,71 nella sessantasettesima, 6,28 nella sessantottesima, 3,7 la sessantanovesima, 2,85 la settantettesima, 2,5 nella settantunesima, 7,28 nella settantaduesima, 17,8 nella settantatreesima, 32 nella settantaquattresima, 35 nella settantacinquesima, 37,42 nella settantaseiesima e 27,4 nella settantasettesima.
Nella settantottesima siamo a 31 finora.

Quindi le medie mensili dei contagi, altrettanto significative: 13,8 casi al giorno a marzo 2020, 7,63 ad aprile, 0,83 a maggio, 0,46 a giugno, 0,35 a luglio, 5,16 ad agosto, 7,43 a settembre, 113,8 a ottobre, quando i nuovi casi sono stati 3.528. Poi il boom a novembre, con 6.588 contagiati. Per una media di 219,66 ogni ventiquattro ore. A dicembre 3.468 contagi, per una media giornaliera di 111,87. A gennaio i contagi in totale sono stati 3.144, per una media di 101,42. A febbraio 3.526 nuovi casi, per una media giornaliera di 125,92.
A marzo 2021 i contagi sono stati 6.063, per una media quotidiana di 195,58. Ad aprile 2.612 casi. Per una media di 87,06. Per quanto riguarda il mese di maggio, 1.056 nuovi casi. Per una media di 34,06 ogni ventiquattro ore. A giugno 189 casi. Per una media di 6,3 ogni ventiquattro ore. A luglio 384 casi. Per una media di 12,38 ogni ventiquattro ore. Ad agosto 886 contagi in ventisette giorni. Per una media di 32,81 ogni ventiquattro ore. Ad agosto dello scorso anno la media era di 5,16. Oltre sei volte di meno. Poi la curva dei decessi.

Questo l'andamento completo: 25 morti per Covid a marzo 2020, 23 ad aprile, 2 a maggio, 8 a giugno, poi 0 sia a luglio che ad agosto, 1 a settembre, 9 ad ottobre.
Poi l'impennata: 100 a novembre, 98 a dicembre, 73 a gennaio 2021, 73 a febbraio, 100 a marzo, 103 ad aprile. Poi: 34 a maggio, 5 a giugno, 1 a luglio. Nel mese di agosto finora 3 decessi.

L'incidenza
Negli ultimi sette giorni ci sono stati 222 contagi.
Il che vuol dire un'incidenza di 46,54 nuovi casi settimanali ogni 100.000 abitanti. Martedì era di 36,68, mercoledì di 43,81, giovedì di 45,70. Alcuni raffronti.
Dal 27 febbraio al 5 marzo i casi erano stati 1.493, con un'incidenza di 312,997 ogni 100.000 abitanti, dal 6 al 12 marzo erano saliti a 1.738 e 364,360. Dal 13 al 19 marzo sono stati 1.500, con un'incidenza di 314,465.
Nella settimana del picco (2-8 novembre) l'incidenza era stata di 428,511. Nella settimana compresa tra il 19 e il 25 marzo sono stati rilevati dalla Asl di Frosinone 1.139 nuovi contagi. Un'incidenza settimanale di 238,78 casi ogni 100.000 abitanti. Il report del Gimbe dice che i nuovi casi di Covid in Italia sono stabili da tre settimane, ma continuano a salire i ricoveri tra i non vaccinati.

In 68 province l'incidenza è pari o superiore a 50 casi per 100.000 abitanti: in Emilia-Romagna, Liguria, Sardegna, Sicilia, Toscana e Umbria tutte le province raggiungono o superano tale soglia. Sono 13 le province con oltre 150 casi per 100.000 abitanti: Caltanissetta (318), Ragusa (281), Enna (268), Cagliari (239), Siracusa (234), Trapani (195), Messina (185), Catania (180), Reggio Calabria (169), Sud Sardegna (167), Palermo (163), Prato (163) e Agrigento (156).
Il periodo di riferimento è 18-24 agosto. In Ciociaria l'incidenza di nuovi casi settimanali ogni 100.000 abitanti è stata di 37. Bassa e la migliore anche nel Lazio: 85 a Rieti, 69 a Roma, 57 a Latina, 44 a Viterbo.

Indici e parametri
Resta molto basso l'impatto della quarta ondata sulla rete ospedaliera della provincia. I pazienti Covid ricoverati nei reparti ordinari sono 11, uno in meno rispetto al giorno precedente. Restano libere le terapie intensive. I guariti sono arrivati a quota 31.209, il 92,81% delle persone che hanno contratto il virus.
Il numero dei contagiati in Ciociaria è di 33.625.
I decessi sono stati 668. I residenti nei 91 Comuni ciociari sono 489.083. Il tasso di mortalità misura il rapporto tra i morti per la pandemia e il numero degli abitanti. Significa che c'è stato un decesso per Coronavirus ogni 732,16 abitanti. L'attuale indice di mortalità è 0,136%. Dividendo invece il numero degli abitanti per quello dei contagiati, emerge che in Ciociaria ha contratto il virus una persona ogni 14,54 residenti. La percentuale attuale è 6,87%. C'è poi l'indice di letalità, cioè il rapporto tra persone finora contagiate e decessi. La percentuale è dell'1,98%.
Vuol dire che si è registrato un decesso ogni 50,33 persone contagiate.

Il bollettino
Sono 7.826 i positivi ai test Covid individuati nelle ultime ventiquattro ore in Italia, secondo i dati del ministero della Salute. Giovedì erano stati 7.221. Sono state invece 45 le vittime, rispetto alle 43 del giorno precedente. Effettuati 265.480 tamponi molecolari e antigenici. Giovedì erano stati 220.872. Il tasso di positività è del 2,95%, in calo rispetto al 3,27%. Sono 511 i pazienti ricoverati in terapia intensiva per il Covid in Italia, otto in più rispetto a giovedì. Nel Lazio sono stati registrati 547 nuovi casi positivi, 35 in meno rispetto al giorno precedente e addirittura 114 in meno se il riferimento è con il venerdì precedente, 20 agosto.
Sono stati effettuati 3.956 tamponi molecolari e 24.299 antigenici, per un totale di 28.255. Il rapporto tra positivi e tamponi è all'1,9%.

I decessi sono stati 2, cioè 3 in meno rispetto a giovedì.
Nel Lazio sono ricoverati 488 pazienti Covid (-20).
Mentre nelle terapie intensive ci sono 70 persone (+3).
Sul versante della campagna vaccinale, raggiunte le 7,7 milioni di dosi di vaccino somministrate. Il 75%della popolazione over 12 ha completato il ciclo di profilassi.
Per quanto concerne i profughi dall'Afghanistan, l'assessore Alessio D'Amato ha spiegato che «è in corso lo screening di circa 950 persone per verificare l'adesione volontaria alla vaccinazione».

Aggiunge: «Sono in corso di organizzazione specifiche giornate di vaccinazione in accordo tra Asl e Università per vaccinare gli studenti in vista dell'inizio dell'anno scolastico». Intanto si avvicina la data del 1° settembre.
Da quel giorno in poi, oltre ai prenotati, ci si potrà recare direttamente presso gli hub con la tessera sanitaria per effettuare la vaccinazione.

Nell'ultimo report della Fondazione Gimbe si legge: «Secondo gli ultimi dati dell'Istituto Superiore di Sanità, l'efficacia del ciclo completo di vaccinazione, rispetto ai non vaccinati, raggiunge l'82,5% sulle diagnosi, il 94,9% sulle ospedalizzazioni, il 97% sui ricoveri in terapia intensiva e il 97,1% sui decessi. Se guardando i numeri assoluti potrebbe paradossalmente sembrare che ospedalizzazioni e decessi siano più frequenti negli individui vaccinati, rapportando il dato alla popolazione e standardizzandolo per 100.000 abitanti, appare molto netta la minore incidenza di eventi gravi nei vaccinati con doppia dose». «Infatti –commenta Renata Gili (responsabile Ricerca sui Servizi Sanitari della Fondazione Gimbe) – ospedalizzazioni, ricoveri in terapia intensiva e decessi sono ridotti rispettivamente dell'84,4%, 89,5% e 80% nei soggetti che hanno effettuato il ciclo completo rispetto a chi non ha ricevuto nemmeno una dose di vaccino».