Ancora roghi nell'area del Nocione, gli ambientalisti sono in prima linea da anni e il monitoraggio dell'area è costante, ma questi continui incendi, che nelle ultime settimane in particolare si sono susseguiti, preoccupano tutti.

Rifiuti e sterpaglie dati alle fiamme proprio a ridosso di aree che sono da anni sotto la lente per la presenza di sostanze e materiali interrati. Ogni incendio rappresenta per tutti un doppio pericolo.

«L'ennesimo incendio che si è registrato nell'area del Nocione, comincia seriamente a preoccuparmi in quanto tali cumuli stanno diventando un continuo bersaglio da parte di coloro che appiccano il fuoco» interviene con durezza Gabriele Picano, vice coordinatore provinciale di Fratelli d'Italia».

«Indipendentemente dalle indagini che il comune di Cassino ha fatto disporre a seguito del finanziamento regionale per la caratterizzazione dei rifiuti, è necessario che l'amministrazione ponga in essere urgentemente e senza indugio la messa in sicurezza di questi rifiuti a cielo aperto - evidenzia Picano - in quanto come noto si tratta anche di rifiuti sanitari e scarti di diversa natura che sono altamente nocivi per la salute umana».

«Non è possibile che a distanza di oltre due anni dall'individuazione del sito de Nocione permangano questi rifiuti a cielo aperto senza essere stati messi in sicurezza e continuano ad essere bersaglio da parte di coloro che vogliono solo creare danni alla salute e all'ambiente» ha concluso caustico l'esponente di rilievo di FdI. L'allerta è massima, politica, cittadini e ambientalisti dovrebbero unirsi in una linea comune per raggiungere lo stesso obiettivo: la bonifica, la messa in sicurezza e il monitoraggio costante dell'area.