Il teatro "Vittorio Gassman" non sarà intitolato a Nino Manfredi, al quale Castro dei Volsci ha dato i natali.
Lo ha deciso, nella sua ultima seduta, l'Assise civica dove, tra i punti in ordine del giorno c'era la proposta dei consiglieri Mario Andreozzi e Giuseppe Galloni di cambiare nome al teatro.
Nonostante la stima e il riconoscimento per uno dei suoi figli più celebri non sia stata mai messa in discussione, la maggioranza del sindaco Massimo Lombardi non ha ritenuto opportuno approvare la richiesta. «Non è bello cambiare i nomi - ha spiegato il primo cittadino - Nel caso del nostro teatro comunale, va detto che ha una lunga storia, è giunto alla 14esima stagione e cambiare nome significherebbe ripartire da zero. In omaggio a Nono Manfredi abbiamo fatto tante altre cose, in ultimo l'intitolazione di una strada del centro storico e un murales».
Altra richiesta respinta nel corso del Consiglio, è stata quella relativa alla decadenza dei consiglieri Tonino Borsa e Carmela Marzella, presentata in realtà a gennaio dal membro d'opposizione Giuseppe Galloni. Troppe le assenze in aula, secondo quest'ultimo, stando al regolamento. Ha spezzato una lancia a favore dei due consiglieri in discussione, proprio il sindaco, che ha riconosciuto buona parte delle memorie difensive. In pratica, l'azione amministrativa non si limita al solo voto in aula, ma piuttosto nell'uso dei tanti altri strumenti a disposizione per onorare l'impegno con gli elettori. Forte dissenso, invece, con una delle spiegazioni dell'avvocato Marzella sulla sua assenza: il carattere "comiziale" dei consigli. Perché il sindaco si sarebbe sempre dilungato troppo nei suoi interventi. Secca la replica di Lombardi: «Quale sede migliore per parlare. Basti pensare a cosa faceva Cicerone…».