Ondata di furti in paese: i residenti, esasperati, hanno istituito ronde notturne che pattugliano il territorio abitato. Da due settimane la contrada Pratola è stata presa di mira: diverse le case visitate dai ladri che, approfittando dell'assenza dei proprietari, hanno arraffato tutto ciò che hanno trovato. Oro, gioielli, denaro sono stati il bottino delle razzie commesse nelle serate afose dei giorni scorsi; si contano almeno una mezza dozzina di furti, tutti andati a segno.

La zona scelta per le razzie è stata sempre la stessa: abitazioni lungo la regionale 627 e con la viabilità secondaria che passa sul retro, un modus operandi che ha dato i suoi frutti visto che quasi ogni sera veniva commesso un raid.
Colpi andati a segno con millimetrico tempismo visto che in almeno due casi gli occupanti risiedevano all'estero e sarebbero tornati in Italia proprio il giorno successivo ai furti. Inoltre, i ladri hanno agito sempre entrando dal retro, da porte o finestre secondare, anche qui sfondando e distruggendo gli infissi.
«Quello che fa più rabbia sono stati i modi con i quali hanno agito queste bande di delinquenti» - racconta un cittadino sanbiagese - Tutte le case visitate sono state depredate causando ingenti danni agli arredi, alla mobilia, agli effetti personali».

Gli abitanti della contrada sono soliti restare in casa o negli immediati paraggi per il fatto che in molti casi accudiscono gli animali; ma nelle serate scorse, il gran caldo e i parenti tornati dall'estero hanno suggerito di trascorrere in una pizzeria un paio d'ore insieme ai familiari. È stato solo al ritorno che una coppia di anziani coniugi (entrambi ultraottantenni) hanno trovato la casa a soqquadro. «Oltre il furto di denaro e oggetti d'oro, l'immenso dolore nel vedere ogni cosa gettata all'aria, rotta, squarciata, frantumata, divelta», è l'amaro racconto.

«Da quei giorni - conclude l'uomo - i residenti della contrada sono sempre sul chi va là, mentre pattugliano la zona cercando di notare qualcosa di strano, nella speranza che quei furti così vandalici diventino un brutto ricordo».