Il doppio autovelox posizionato in territorio di Sonnino sulla SS 699 dell'Abbazia di Fossanova, ovvero la strada conosciuta a tutti come Frosinone-Mare, è probabilmente il più temuto dagli automobilisti e camionisti che abitualmente transitano su quella strada. È il più temuto anche dai vacanzieri pendolari che dai Lepini e dalla Ciociaria decidono di andare al mare utilizzando proprio quella direttrice che è per loro la più breve verso il mare.

Temuto per via della mole delle multe che eleva sanzionando le violazioni al rispetto del limite di velocità stabilito dal codice della strada che in quello stesso tratto, intorno al chilometro 9 della Prossedi-Terracina, stabilisce il passaggio entro i 90 km orari. Nei giorni scorsi il Comune di Sonnino ha pubblicato nell'allegato alla deliberazione per la destinazione dei proventi delle sanzioni amministrative al codice della strada i dettagli dei dati riguardanti le multe elevate durante i 12 mesi del 2020 in gran parte dall'autovelox. Si tratta di numeri fissati al ribasso in un anno, il 2020 appunto, condizionato da circa due mesi di lockdown a circolazione ridottissima, ma comunque assai indicativi.

Nel corso dei 12 mesi, sono state elevati 12.734 verbali, ovvero più di 1.000 al mese. Di questi verbali elevati, sono 11.791 quelli che risultano regolarmente notificati e per i quali è quindi atteso il pagamento. Quelli effettivamente e totalmente pagati, sono stati però 915 cui se ne aggiungono 127 pagati sforando il termine dei 60 giorni e quindi con una sovrattassa per il ritardo. Ben 6795 verbali, risultano in fase di pagamento, ovvero saldati solo in parte in quanto rateizzati. Assai indicativo il dato dei ricorsi fermo ad un totale di 341, ovvero tra il 3 e il 4% dei verbali emessi; di questi ricorsi, 61 sono stati indirizzati al Giudice di Pace e 280 al Prefetto di Latina. Di un totale atteso di 1 milione 726 mila 710 euro di incassi per le casse comunali, l'Ente ha finora introitato 719 mila 534,59 euro.

Così come specificato dal Comune di Sonnino che ne ha voluto l'installazione e che fruisce della mole di denaro derivante dal pagamento delle contravvenzioni, quell'autovelox è un presidio di sicurezza, che impone a tutti un rallentamento sul rettilineo più lungo di una strada tanto utile quanto pericolosa, nata già vecchia in quanto inaugurata all'inizio degli anni 2000 ma costruita su un progetto degli anni ‘70, inadeguata alla mole di traffico per cui è stata concepita e al tipo di veicoli oggi in transito.

A riprova dell'esattezza delle considerazioni da parte dell'Ente, i tanti incidenti, anche mortali, registrati su quei 18 chilometri che vanno dall'innesto di Porrera in territorio di Prossedi, all'uscita sull'Appia in territorio di Terracina dopo aver attraversato i territori di Roccasecca dei Volsci, Priverno e Sonnino.