Una storia che va avanti da fin troppo tempo. Il cimitero di San Bartolomeo è nel mirino dei cittadini. I cassinati lamentano una costante mancanza di manutenzione, problemi continui con l'acqua che non c'è e lapidi coperte di guano di piccioni. Sporcizia e degrado che non passano sicuramente inosservati a quanti si recano nella struttura per portare un saluto a un caro, un fiore, per un momento di preghiera. Alcuni hanno deciso di "rivestire" le lapidi con pellicole di plastica per preservarle dalla sporcizia che vi si accumula e per evitare che il guano rovini i marmi e le foto dei defunti.
Una soluzione fai da te che però a molti risulta degradante.
«È struggente lo stato in cui versa il cimitero, le lapidi e la pavimentazione sono in una condizione poco dignitosa commenta una cittadina Ho fatto presente la situazione a chi di dovere senza però ottenere risposta». Un'altra grande piaga del cimitero sono i continui furti segnalati più e più volte dai cittadini: «Ho portato una corona del rosario e una statuetta piccolina di S. Rita sulla tomba di mia madre, il giorno dopo non c'erano nè corona nè statua» ha raccontato sui social una signora.
«A mio padre hanno rubato l'effige della Madonna dell'Assunta avvitata al marmo per non parlare dei fiori io ho risolto mettendo dei fiori finti e non costosi» commenta un'altra, «Da mia madre oramai, e mi dispiace tantissimo, non porto più niente di valore mi hanno rubato di tutto e di più dai fiori, piantine, composizioni per la festa della mamma, angioletti» aggiunge addolorata una cittadina. Storie importanti che descrivono la realtà dei fatti, come nel caso di un figlio con la sua mamma: «Da mia sorella hanno preso una pianta grassa portata lì dal figlio. Economicamente valeva poco ma lui l'aveva cercata ovunque per trovarla fiorita così come piaceva alla mamma» racconta una donna.
«Mia madre ha la tomba per terra, dopo quattro mesi che l'abbiamo messa a dimora la terra è franata portandosi dietro anche la lapide non ci si crede dopo quasi due anni e ancora così nessuno la sistema abbiamo fatto di tutto volevamo portarci la terra noi e sistemarla ci e stato detto che non possiamo» racconta ancora una cittadina. Intanto le luci votive restano spente e l'acqua o non esce o esce bollente dalle fontanelle. Un caos.