Brutta avventura per due appassionati di bici di Atina. L'altro giorno i due stavano pedalando lungo le strade della Valle di Comino e precisamente in territorio di Picinisco, per la comunale che conduce a Borgo Castellone, una strada di larghezza limitata che costeggia il fiume Melfa e dove a malapena transita comoda un'auto, quando un veicolo, secondo il racconto fatto, li ha stretti provocando la caduta di entrambi.
A rimetterci seriamente il sessantenne C.D.L. che nella caduta ha riportato un principio di lussazione alla spalla sinistra e profonde escoriazioni lungo tutta la gamba sinistra, mentre, provvidenziale è stato il casco che lo ha protetto quando il capo ha battuto sull'asfalto. Anche l'amico G.S. è stato sbalzato dalla bicicletta ma la sua caduta è stata attutita dal corpo del compagno di escursione in quanto è franato su di esso e, insieme, sono rimasti sul selciato per quasi un minuto, a causa delle conseguenze della rovinosa caduta.
Enorme la paura dei due, ma ancor più rabbia è stato il comportamento del conducente dell'auto: «Visto quanto era capitato, non si è fermato ma è andato via», è l'amaro racconto di C. D.L. che aggiunge: «C'erano anche altre due auto, ma anch'esse sono scappate lasciandoci a terra».
«Ho passato tutto il giorno a medicare le ferite e cercare di limitare al massimo i postumi della pesante caduta» ci racconta C.D.L., il ciclista che ha avuto la peggio e che non riesce a capacitarsi del comportamento del conducente dell'auto che ha causato l'improvvisa fine del loro tour: «Oltre i danni fisici che ho subìto ci sono quelli della mia bicicletta che ammontano a oltre mille euro ed è ormai inservibile», mentre fa l'elenco delle volte che ha dovuto sopportare la guida insensata di alcuni conducenti che mettono a repentaglio la sicurezza degli altri utenti che con loro condividono la stessa strada. «Ora la mia preoccupazione è sapere quando potrò ristabilirmi: adesso ho solo l'uso del braccio destro e non posso guidare l'auto, inoltre, le ferite devono essere continuamente curate».