«Si registrano 703 nuovi casi positivi, compresi i recuperi (+229), 1 decesso, compresi i recuperi (-2) i ricoverati sono 441 (+3), le terapie intensive sono 63 (+1). I casi a Roma città sono a quota 313. Valore Rt in calo, incidenza costante, pressione sulla rete ospedaliera rimane bassa». Inquadra così la situazione Covid l'assessore Alessio D'Amato.
In Italia, peggio del Lazio con i suoi 703 nuovi contagiati, solo la Sicilia con 848, più dietro il Veneto con 604. In Italia i casi di ieri sono stati 5.636 su 241.766 tamponi (tasso 2,3%).

Gli attuali positivi sono 116.323, di cui 113.121 in isolamento domiciliare, 2.880 in terapia intensiva e 322 ricoverati in terapia intensiva con 26 nuovi ingressi. Con gli ultimi 31 i decessi dall'inizio della pandemia arrivano a 128.273. Dopo l'attacco hacker e il ripristino del servizio prenota vaccini, la Regione ha comunicato che da ieri «è tornato attivo il servizio di prenotazione tamponi all'indirizzo https://prenota-drive.regione.lazio.it. Riattivati anche il sistema regionale per la gestione degli assistiti e prescrizione elettronica (ricetta dematerializzata).

Domattina (oggi, ndr) sarà attivo il nuovo portale istituzionale regione.lazio.it con i primi servizi riattivati. LazioCrea comunica inoltre che da questa mattina (ieri, ndr) il numero unico regionale 0699500 è di nuovo in funzione. Si stanno lavorando anche le Pec in arrivo sulla casella nur.laziocrea@legalmail.it e la nuova casella mail dell'Urp urp.regionelazio@gmail.com è in servizio. Riattivato anche il Burl regionale. Il sistema del nuovo Cup per la gestione delle prestazioni specialistiche è attivo presso 10 aziende, le rimanenti aziende saranno attive entro il 16 agosto.

Entro il 15 agosto sarà riattivato il portale Salute Lazio, il servizio di scelta e revoca del medico, la posta elettronica regionale. I servizi 118, 112, protezione civile, centro trasfusionale, pronto soccorso e pagamento bollo auto non sono mai stati interrotti.
Intanto sul fronte delle indagini dopo l'attacco hacker è emerso che l'incursione dopo aver preso di mira il pc del dipendente frusinate ha infettato i pc di altri 100 dipendenti fino ad arrivare a due amministratori di rete.