Un trentenne di Ferentino arrivato ad Ancona per lavoro, è finito suo malgrado in mezzo ai guai per una truffa commessa ai danni di un cittadino del luogo.
Ha acquistato privatamente, dopo aver convinto la persona offesa, una cucina con tanto di elettrodomestici, tavoli e sedie, mobili da bagno e da salotto, una scarpiera, tende e bastoni del valore di 5.000 euro, o meglio è questo il prezzo che sarebbe stato pattuito dai due.

I fatti
In sostanza, all'esito delle indagini preliminari concluse dal pm della Procura della Repubblica di Ancona, il ciociaro avrebbe imbrogliato il venditore mostrandogli dei soldi in contanti. Tanto è vero che il trentenne si è visto notificare il decreto di citazione a giudizio e dovrà rispondere del reato previsto e punito dall'articolo 640 del codice penale, cioè truffa, poiché con stratagemmi e raggiri consistiti nel mostrare contanti quantificati in euro 2.500 e nel rendere dichiarazioni false in merito all'imminente pagamento, ha indotto il marchigiano in errore grazie alla sua disponibilità economica, convincendolo a vendergli e quindi a consegnargli la merce. Il protagonista della vicenda ora dovrà presentarsi davanti al giudice monocratico del tribunale di Ancona il 13 gennaio 2022 alle ore 9. L'accusa per il ferentinate è di truffa. L'uomo è difeso dall'avvocato di fiducia Antonio Ceccani.