Sono 12 i giorni di prognosi per l'agente aggredito nel carcere di Frosinone l'altro giorno. A denunciarlo è il sindacato Fns Cisl. L'evento, ultimo in ordine di tempo, segue a pochi giorni dall'incendio appiccato in cella da un detenuto, poi deceduto per le gravi ustioni riportate.
«Un detenuto senegalese di 25anni, già noto per altre 3 aggressioni, con problemi psichiatrici ricorda il segretario generale del Lazio Massimo Costantino ha aggredito un agente in servizio in sezione. La Fns Cisl Lazio si dichiara preoccupata da quanto sta succedendo nell'istituto di Frosinone, dove solo alcuni giorni fa 5 poliziotti penitenziari hanno fatto far ricorso al pronto soccorso per grave intossicazione da fumo». Per la Fns Cisl Lazio occorre intervenire presto su «una situazione ormai insostenibile».

Il sindacato esprime «solidarietà e vicinanza al collega oggetto di aggressione, ma non ci stanchiamo nel chiedere che detenuti contali problemi non devono stare in carcere ma in strutture sanitarie adeguate per tutelare innanzitutto la salute dei detenuti e la sicurezza dei vari operatori penitenziari. Il personale a Frosinone è sotto organico. Non bastano le 20 unità di polizia penitenziaria che dovrebbero arrivare entro il 15 settembre a colmare le carenze attuali».