La Pro - loco cittadina nell'occhio del ciclone. Associazioni e cittadini contro il direttivo.
L'accusa è quella di nessuna programmazione e di aver organizzato pochissimi eventi. Lo scontro è nato in primis sui social ed ha avuto come obiettivo proprio l'associazione che nella primavera scorsa ha rinnovato le cariche sociali. Un rinnovamento da cui si attendeva subito una inversione di tendenza.
«Siamo in piena estate e se gli eventi non si organizzano ora che ci sono molti turisti quando si dovrebbero organizzare?», questa una delle critiche maggiori.

A replicare alle accuse per conto del direttivo è Pino De Carolis responsabile dell'ufficio comunicazione. «Abbiamo ereditato una situazione a dir poco disastrosa, la Pro - loco era in uno stato comatoso, ma grazie all'aiuto di tutti siamo riusciti a rimetterla in piedi seppur con tante problematiche», questa la prima difesa. «Queste problematiche - continua - per ora non hanno permesso al direttivo di programmare una stagione degli eventi del tutto particolare, considerando anche la pandemia da Covid. Nonostante tutto questo - incalza - ci siamo attivati su più fronti, siamo riusciti ad aprire l'ufficio di Piazza Frascara e abbiamo messo in opera una massiccia campagna di informazioni turistiche con l'impiego di personale qualificato».

«Il turista - sottolinea - si è accorto di questo cambiamento apprezzando e non poco il nostro operato. In collaborazione con l'Unitalsi poi abbiamo sviluppato un discorso che coinvolge moltissimi ragazzi all'interno della Fonte Anticolana e stiamo lavorando seriamente ad una programmazione autunnale – invernale con molte iniziative di vario genere». «Noi del direttivo - conclude - siamo tranquilli, sappiamo cosa fare. E tra non molto i risultati riuscirà a vederli anche chi ora rema contro. Noi siamo favorevoli alla politica del fare, le chiacchiere le lasciamo fare agli altri. È inutile e controproducente per tutti iniziare una guerra via social, la città ha bisogna di unione , solo insieme riusciremo a riportare Fiuggi in alto. Basta guerre fratricide e viva l'associazionismo».