Da domani e fino al 6 settembre chiude il Pronto Soccorso dell'ospedale "San Benedetto". La ragione? Lavori di potenziamento della struttura. A comunicarlo è stato il dg dell'Asl di Frosinone, Pierpaola D'Alessandro, che ha annunciato l'avvio dell'intervento resosi necessario e urgente in considerazione del perdurare dell'emergenza sanitaria.

Tre fasi dei lavori e le soluzioni
I lavori in sé, però, non termineranno tra un mese esatto, ma proseguiranno poiché sono le tre fasi temporali nelle quali si agirà: la prima (con i tempi già indicati) consisterà nella rimodulazione degli spazi interni del Ps e nell'ampliamento della sala d'attesa; al termine verrà realizzato un nuovo percorso provvisorio che garantirà l'accesso al Ps per le ambulanze.
La seconda fase prevederà la realizzazione di nuova camera calda e il relativo corridoio di collegamento, con inizio dei lavori fissato al 23 agosto e fine lavori previsto al 30 settembre. La terza fase: posa in opera di moduli prefabbricati per la realizzazione di specifici spazi, con inizio dei lavori previsto il 6 settembre e completamento previsto entro il 30 ottobre.

Per la prima fase, sarà necessario avere i locali del Ps. liberi da persone e cose per poter eseguire le attività in piena sicurezza: da qui, la decisione di chiudere per 30 giorni. Dal Comune, si fa sapere che "La Direzione generale si impegna, insieme a noi, a fornire alla popolazione ogni informazione utile e, soprattutto, a garantire un livello minimo di assistenza, all'emergenza, attraverso un presidio infermieristico H24 composto da 2 unità, coordinate e supportate da un dirigente medico chirurgo e da un dirigente medico di medicina generale. Questo per eventuali utenti che dovessero autonomamente ed inavvertitamente recarsi presso il nostro Pronto soccorso". Per l'eventuale trasporto al Ps Frosinone (se necessario) sarà utilizzato, come di prassi, un mezzo del 118.

Le reazioni politiche
La notizia è rimbalzata sui social nella tarda serata di martedì, dando vita a reazioni contrastanti. Il candidato a sindaco del centrosinistra, Di Fabio, ha parlato di lavori che «Renderanno ancor più funzionale il nostro nosocomio, con un Pronto soccorso d'eccellenza». Per Di Fabio si spazzano via, così, «Le becere accuse da campagna elettorale che parlavano di depotenziamento dell'ospedale dopo la pandemia: al "San Benedetto" si investe». Maurizio Cianfrocca, candidato a sindaco del centrodestra, ha affermato invece che la chiusura per un mese «Dimostra poca lungimiranza da parte dei responsabili».

E ha richiamato alla memoria il recente caso delle Poste: «Assistiamo nuovamente e passivamente ad una decisione contro il buon senso. Questo non è più tollerabile, alla faccia di chi dice che la Sanità sia un argomento da non trattare in campagna elettorale». Critici anche gli esponenti della Lega Roberto Addesse e Giuseppe Pizzuti. Dalle postazioni della minoranza consiliare, Enrico Pavia, Tarcisio Tarquini, Maurizio Maggi e Nazzareno Costantini hanno chiesto di individuare spazi disponibili interni all'ospedale per assicurare il servizio Ps, poiché "La soluzione transitoria è palesemente insufficiente".
Stamane alle 12, infine, conferenza stampa congiunta Comune-Asl per illustrare l'operazione restyling.