Rose rosse e fiori bianchi. Su un marciapiede accanto al manto stradale dove lunedì mattina, intorno alle 6.15 è stato trovato il corpo senza vita di S.F. 34 anni di Frosinone. Un mazzo di fiori colorato in mezzo a quel luogo, il multipiano di Frosinone, entrato negli ultimi due anni nelle pagine di cronaca nera per quattro giovani vite spezzate.

Una struttura dove quei rifiuti abbandonati a terra, invece che nei cestini, quelle scritte sui muri, quei parapetti esterni e soprattutto la tromba delle scale dove sono precipitati tre ragazzi, un giovane di Torrice nel 2019 mentre – secondo gli inquirenti – praticava il parkour; un ventiquattrenne del capoluogo, pochi giorni dopo e una ragazza di 22 anni, anche lei di Frosinone, lo scorso settembre. Un gesto estremo che non ha lasciato loro scampo. E lunedì mattina il volo dal terrazzo, di circa dieci metri, del trentaquattrenne. Il magistrato non ha più disposto l'autopsia sul corpo dell'uomo, come invece si ipotizzava poche ore dopo l'accaduto.

La salma sarà quindi restituita ai familiari per l'ultimo saluto. Il trentaquattrenne era molto conosciuto anche nel Cassinate dove lavorava nell'azienda familiare che si occupa di impiantistica. La vittima non aveva mai dato segni di disagio, da tutti descritto come un uomo sempre sorridente, impegnato nel lavoro, sempre cordiale e gentile con tutti.

Degrado del multipiano
«Una tragedia che colpisce. Siamo vicini alla famiglia del ragazzo e alle altre colpite negli ultimi due anni da simili drammi. Abbiamo tutti figli o nipoti e capiamo il dramma delle famiglie. Dare però la colpa alla gestione del multipiano, al luogo stesso, non credo sia giusto. Simili tragedie, purtroppo, possono accadere ovunque». Leonardo Zeppieri della Frosinone mobilità e servizi, la società concessionaria del multipiano, da noi contattato telefonicamente, interviene su quanto accaduto. E sul degrado Zeppieri evidenzia che «nonostante i pochi introiti stiamo facendo il possibile. Il privato sostiene le pulizie, ma non bastano. I vandali sono di casa. Abbiamo presentato nel tempo molte denunce contro ignoti. Puliamo e il giorno dopo la situazione è la stessa. Il degrado è anche all'esterno. Purtroppo la struttura viene poco utilizzata dalla popolazione, dalle persone che vengono da fuori, ma è terra dei vandali. E le telecamere ci sono. Le norme sulla sicurezza sono rispettate. Stiamo facendo tanti sacrifici senza intascare nulla. Anzi, ci stiamo rimettendo».

Tanti gli interventi, anche sui social sulla questione multipiano. «Chiediamo al Comune di fare tutto quanto è giuridicamente possibile per riprendere la gestione del multipiano e strapparlo al degrado - le parole del consigliere comunale di "Frosinone in comune" Stefano Pizzutelli - Dopo di che facciamone un centro di aggregazione, un museo di street art, il mercato coperto e anche un parcheggio. Ora è il triste simbolo di un malessere che serpeggia, grigio, nella città». Il capogruppo Pd in Consiglio, Angelo Pizzutelli ha invece sottolineato che «L'ennesima tragedia, la quarta negli ultimi anni, verificatasi al parcheggio multipiano ci impone riflessioni e misure migliorative del sito da adottare oramai non più rinviabili.

Un'altra vita spezzata da piangere. Dovremmo porci il problema su come pensare di rendere quel sito più appetibile, meno degradato, magari sedendoci e discutendone col privato. Ragionare insieme sugli spazi, sulle modalità entro le quali addivenire con il privato con una soluzione. Proviamo a rilanciare la struttura, con tutti gli strumenti utili per scoraggiare tentativi di emulazione. La responsabilità ovviamente non è di nessuno. Il mio vuole essere un intervento costruttivo per cercare di trovare tutti insieme una soluzione».