Se n'è andato ieri il cavaliere Giovanni Vizzaccaro.
Si è spento all'età di 81 anni lasciando dietro di sé un enorme vuoto. Uomo sempre disponibile, dalla grande umanità nonché acume, un simbolo per un intero territorio. Un testimone ma anche un esempio.
Presidente provinciale dell'associazione nazionale Vittime civili di guerra non risparmiava energie per la memoria storica e per tramandare insegnamenti imperituri.

«Ci lascia un grande uomo, un padre, un maestro della comunità, uno straordinario presidente e osservatore del proprio tempo, che fu anche uomo delle Istituzioni.
Una figura di straordinario spessore, umanità, intelligenza e cultura, che ha messo la propria vita a disposizione del prossimo e dei più deboli», le parole espresse dal comitato Solfegna Cantoni. Un punto di riferimento per la comunità, un maestro per molti, ma soprattutto un uomo generoso che ha saputo trasformare il dolore personale in un seme di pace.
Attento al dialogo con le nuove generazioni, portatore di valori, disponibile ad aiutare, ad accogliere e a sostenere.

Giovanni Vizzaccaro è stato tutto questo oltre che un marito, un padre, un nonno affettuoso. Facile alla risata, sempre pronto ad aprire le porte della sua casa e del suo cuore. Attivo nell'associazione Nazionale delle Vittime Civili di Guerra ne ha sposato la causa e i valori diventando il fulcro delle attività a livello provinciale.
Eletto presidente della sezione provinciale di Frosinone ha dedicato tutta la sua vita ai soci, ai loro familiari, ai promotori di pace e di solidarietà.

Sì è assunto il compito di diffondere, in ogni sede e davanti ad ogni platea, i valori della giustizia, della civiltà, dell'ospitalità facendosi voce della memoria e monito per i più giovani. Un uomo vivace, intelligente, aperto nei sentimenti e nelle espressioni, mai disponibile ai compromessi, sempre animato dal buon senso e dalla ferrea volontà di fare continuare a crescere le radici forti della comunità. Nel 2014 è stato l'artefice attento della Giornata Nazionale delle Vittime Civili di Guerra nella sua amata Cassino e l'anno successivo ha ottenuto di trasferire la sede provinciale nella città martire per la pace, sede simbolica e perenne ricordo della forza devastatrice di ogni conflitto sui civili.

Capace di commozione ha portato la sua testimonianza nelle scuole ricercando ad ogni occasione il dialogo con i bambini e i ragazzi. La storia personale del cavaliere Giovanni Vizzaccaro si intreccia alla storia di una comunità, segnata dalla seconda guerra mondiale e dalla voglia di rinascere. Le sue ferite sono diventate germogli di speranza e, in questo percorso ideale, ha camminato con fierezza e coraggio. La sua perdita non rappresenta una fine, ma l'impegno a proseguire il suo cammino.

«Il Cavaliere Giovanni Vizzaccaro - ha dichiarato il vicepresidente provinciale Alfredo Langiano- è stato un testimone instancabile delle pagine più drammatiche della storia del nostro Paese grazie alla sua attività di presidente Provinciale svolta nell'associazione nazionale vittime civili di guerra. Una persona con alle spalle un trascorso drammatico e pieno di sofferenza, costretto a vivere sulla sua pelle l'efferatezza della guerra e a vedere coi suoi occhi come l'odio può spingere l'uomo alle azioni più cruenti.
Per questo, attraverso l'Associazione, ha profuso tantissimo impegno nell'organizzare e realizzare nel percorso della sua vita innumerevoli cerimonie, manifestazioni e incontri con i giovani anche presso le scuole, nella lucida consapevolezza che solo tramandando la memoria si possa impedire che la triste storia si ripeta. Ciao Giovanni ricorderò i tuoi insegnamenti». Stamattina alle 9 sono state celebrate le esequie nella chiesa di San Pietro Apostolo in Cassino. L'addio a un uomo che davvero ha lasciato il segno.