Siamo nella quarta ondata. Lo certifica il rapporto del Gimbe: in Italia i nuovi casi crescono del 64,8%, i decessi del 46%. In provincia di Frosinone si conferma la salita della curva dei contagi, ma non di quella dei decessi. L'impatto sugli ospedali non c'è e nella sostanza il sistema sanitario della Ciociaria regge l'urto.
A tale proposito vadetto chesono 9i pazienti Covid ricoverati presso la rete sanitaria della provincia di Frosinone. Mentre i reparti di terapia intensiva sono "Covid free" da settimane. Anche se Pierpaola D'Alessandro, direttore generale della Asl,invita nuovamente alla cautela e al rispetto delle regole. Ribadendo: «La positività si riscontra all'interno di festicciole, eventi privati e luoghi di ritrovo. Evitiamo gli assembramenti».
La situazione
Ieri in provincia di Frosinone i nuovi casi sono stati 36: 9 a Ceccano, 6 a Ferentino, 3 a Frosinone. Poi 2 in ciascuno di questi Comuni: Alatri, Anagni, Cervaro, Colle San Magno. E 1 in ognuno dei seguenti centri: Broccostella, Cassino, Ceprano, Piedimonte San Germano, Pofi, Pontecorvo, San Donato Val di Comino, Sgurgola, Sora, Trivigliano. Sono stati effettuati 782 tamponi. Tasso di positività al 4,72%, in crescita quindi.
Ci sono anche 3 negativizzati, persone che cioè hanno superato la malattia. Ieri non si sono registrati decessi.
Siamo nella settantaquattresima settimana dall'inizio della pandemia. Dal primo caso del due marzo 2020 sono trascorsi 515 giorni. Questo l'andamento: 8 casi il ventisei luglio, 21 il ventisette, 35 il ventotto, 36 il ventinove. Per un totale di 100 contagi: una media giornaliera di 25. La settimana numero 73 era andata in questo modo: 5 contagi il diciannove luglio, 8 il venti, 24 il ventuno, 17 il ventidue, 20 il ventitré, 25 il ventiquattro, 26 il venticinque. Per un totale di 125 e una media quotidiana di 17,8. La risalita della curva è evidente.
Il trend
Le medie giornaliere delle ultime settimane: 125,85 nella cinquantasettesima, 96,42 nella cinquantottesima, 74,85 nella cinquantanovesima, 74,28 nella sessantesima, 58,71 nella sessantunesima, 56,42 nella sessantaduesima, 41,14 nella sessantatreesima, 26 nella sessantaquattresima. E 16,28 nella sessantacinquesima, 8 nella sessantaseiesima, 9,71 nella sessantasettesima, 6,28 nella sessantottesima, 3,7 la sessantanovesima, 2,85 la settantentesima, 2,5 nella settantunesima, 7,28 nella settantaduesima, 17,8 nella settantatreesima, 25 finora nella settantaquattresima. C'è una crescita dunque. Poi ci sono le medie mensili dei contagi, altrettanto significative: 13,8 casi al giorno a marzo 2020, 7,63 ad aprile, 0,83 a maggio, 0,46 a giugno, 0,35 a luglio, 5,16 ad agosto, 7,43 a settembre, 113,8 a ottobre, quando i nuovi casi sono stati 3.528. Poi il boom a novembre, con 6.588 contagiati. Per una media di 219,66 ogni ventiquattro ore. A dicembre 3.468 contagi, per una media giornaliera di 111,87. A gennaio i contagi in totale sono stati 3.144, per una media di 101,42. A febbraio 3.526 nuovi casi, per una media giornaliera di 125,92.
A marzo 2021 i contagi sono stati 6.063, per una media quotidiana di 195,58. Ad aprile 2.612 casi. Per una media di 87,06. Per quanto riguarda il mese di maggio, 1.056 nuovi casi. Per una media di 34,06 ogni ventiquattro ore. A giugno 189 casi. Per una media di 6,3 ogni ventiquattro ore. A luglio 308 casi in ventinove giorni. Per una media di 10,62 ogni ventiquattro ore.
A luglio dello scorso anno la media giornaliera di contagi era di 0,35. E non c'era un così alto numero di vaccinati. Quindi c'è la curva dei decessi. Questo l'andamento completo: 25 morti per Covid a marzo 2020, 23 ad aprile, 2 a maggio, 8 a giugno, poi 0 sia a luglio che ad agosto, 1 a settembre, 9 ad ottobre.
Quindi l'impennata: 100 a novembre, 98 a dicembre, 73 a gennaio 2021, 73 a febbraio, 100 a marzo, 103 ad aprile. Poi la discesa: 34 a maggio e 5 a giugno. Nel mese di luglio finora 1 decesso. Avvenuto l'altro ieri, dopo 34 giorni senza vittime.
L'incidenza
Si tratta di un parametro importante in questa fase. Negli ultimi sette giorni in provincia di Frosinone ci sono stati 171 casi. Il che vuol dire un'incidenza di 35,84 nuovi casi settimanali ogni 100.000 abitanti. Il 17 luglio era di 7,33. Dal 27 febbraio al 5 marzo i casi erano stati 1.493, con un'inci denza di 312,997ogni 100.000 abitanti, dal 6 al 12 marzo erano saliti a 1.738 e 364,360. Dal 13 al 19 marzo sono stati 1.500, con un'inci denza di 314,465. Nella settimana del picco (2-8 novembre) l'incidenza era stata di 428,511. Nella settimana compresatra il 19 e il 25 marzo sono stati rilevati dalla Asl di Frosinone 1.139 nuovi contagi.
Un'incidenza settimanale di 238,78 casi ogni 100.000 abitanti.
Profilassi e variante Delta
Continua la campagna di vaccinazione in provincia di Frosinone. Le dosi somministrate sono 461.028, le persone che hanno completato l'intero percorso 213.432. Mentre sono 338 le somministrazioni di dosi di vaccino relative all'iniziativa "Vaccini in tour", quella con il camper della Asl. La variante Delta nel Lazio è ormai dominante. Rileva l'assessore regionale alla sanità Alessio D'Amato: «Nell'ultimo report del Seresmi-Spallanzani la variante Delta risulta un notevole incremento e rappresenta l'80,8% dei casi nella nostra regione, mentre la variante Alfa è all'11,2% e la Gamma è all'8%. Sono stati sequenziati tutti i tamponi positivi. L'età mediana dei casi è 24 anni. La circolazione sul territorio regionale mostra che la variante Delta è presente in tutte le Asl con unaprogressiva diffusione sull'intero il territorio. Il 92,7% dei casi è non vaccinato o vaccinato con una sola dose. Si conferma l'importanza di vaccinarsi e completare il percorso vaccinale. In autunno questa sarà la pandemia dei non vaccinati». I sanitari non vaccinati In provincia di Frosinone sono meno di una trentina (su 4.400) i medici, gli infermieri, i tecnici e altre categorie professionali dell'ambito sanitario che non si sono sottoposti a vaccinazione. Cifre molto basse quindi.
La strategia della Asl è quella di continuare con il dialogo per i prossimi giorni. L'obiettivo è diminuire ulteriormente il numero dei medici e degli infermieri non sottoposti a profilassi. Si tratta di un tema molto delicato, che investe il profilo della libertà di scelta. Nei giorni scorsi si è avuta notizia delle prime sospensioni a Viterbo, dove sei sanitari a stretto contatto con l'uten za-sono stati sospesi non potendo essere ricollocati in altri servizi, mentre undici sono stati destinati ad altra mansione. In Ciociaria finora nessuna pratica è stata inviata all'ordine provinciale dei medici che, in ultima battuta, al termine delle procedure previste per legge, potrebbe procedere alla sospensione dei non vaccinati.
Numeri e parametri nel Lazio
Nella regione ieri si sono registrati 780 nuovi casi positivi (8 in più rispetto alle ventiquattro ore precedenti). Su un totale di oltre 28.000 tamponi, tra molecolari e antigenici. Il tasso di positività è al 2,7%, mentre considerando soltanto i molecolari è del 6,7%. Si è registrato un decesso. In tutta laregione ci sono 273 pazienti Covid ricoverati (+11 rispetto al giorno precedente). In terapia intensiva 39 malati di Coronavirus (+3). In aumento Rt, l'indice di trasmissibilità del virus. È a 2. In crescita pure l'inci denza di nuovi casi settimanali ogni 100.000 abitanti.
È a 69,96. Rileva D'Amato: «I tassi di occupazione in area medica e terapia intensiva sono stabili, lontani dalle soglie di rischio. Buoni gli indicatori sulla capacità di tracciamento, ci aspettiamo dalla prossima settimana una riduzione del coefficiente Rt. Si conferma che grazie alla vaccinazione, pur in presenza di un aumento dei valori di incidenza, non assistiamo a criticità sulla rete ospedaliera. Resta assolutamente prioritario vaccinarsi e completare il percorso di vaccinazione». Nel Lazio superata quota 6,8 milioni di dosi somministrate. Il 67% della popolazione adulta ha ricevuto due dosi di vaccino. Specifica D'Amato: «Con questo trend è molto probabile raggiungere il 70% in doppia dose prima dell'8 agosto».
Il rapporto Gimbe
In Italia ieri 6.171 contagi. Mercoledì erano stati 5.696.
Le vittime sono state 19, cioè 4 in più rispetto al giorno precedente. Il tasso di positività è del 2,7%, in aumento rispetto al 2,3% del giorno prima. Nino Cartabellotta, presidente della Fondazione Gimbe, non ha dubbi: «Il virus circola più di quanto documentato dai nuovi casi identificati: di fatto siamo entrati nella quarta ondata.
D'al tronde i numeri sono chiari: nella settimana 21-27 luglio, rispetto a quella precedente, in tutte le Regioni (con la sola eccezione del Molise) l'elaborazione della Fondazione ha rilevato un incremento percentuale dei nuovi casi e in 40 province l'incidenza ha superato i 50 casi per 100.000 abitanti. In termini assoluti, nella settimana 21-27 luglio ci sono stati 31.963 contagi. In quella precedente erano stati 19.390. I decessi sono stati 111 (76 nella settimana precedente). 189 le persone in terapia intensiva: la settimana prima erano 165. Sono questi i principali numeri della quarta ondata.