La rete "Trisulti bene comune" guarda con interesse «Al tempismo della Regione Lazio nell'approvare lo schema di accordo per la valorizzazione della certosa, con il Mic» e ribadisce un concetto fondamentale: l'intenzione di partecipare al nuovo processo di valorizzazione di Trisulti, «Ispirato al nuovo Bauhaus europeo, un manifesto per progettare futuri modi di vivere, situato al crocevia tra arte, religione, cultura, inclusione sociale, scienza e tecnologia».

La rete, che ha come presidente Daniela Bianchi, pone accento sul fatto che l'accordo Regione-Mic rappresenti «Dopo anni di inerzia, un fatto positivo» e che «Procedere a ranghi serrati, con uno schema chiaro, multisistemico è una scelta pragmatica».
Altrettanto netto il passaggio successivo: «Quello a cui si dovrà prestare la massima attenzione è l'obiettivo trasversale. Ancora una volta, come rete, ribadiamo che nella sua realizzazione, ogni schema dovrà necessariamente tenere conto dell'anima e delle tante vocazioni che un luogo come Trisulti riveste. Non una location, né un contenitore, ma il perno di un protagonismo ancorato alla sostenibilità sociale ambientale ed economica».

La rete aprirà a giorni le adesioni alle associazioni che ne hanno fatto richiesta, affiancherà la Diocesi nel suo corridoio pastorale e chiederà un incontro con Ministero e Regione Lazio: «Da parte nostra siamo e restiamo in campo. La centralità delle comunità è alla base del nostro Manifesto che abbiamo chiamato patto territoriale di responsabilità sociale».