L'Italia che vince la partita degli Europei, una nascita, la gioia incontrollata e le fiamme. Una brutta storia che ha prodotto conseguenze devastanti distruggendo un capannone pieno di materiale in via Trecce, a Sora.
La ricostruzione di quanto accaduto la notte del 6 luglio scorso l'hanno fatta i carabinieri della stazione di Sora insieme ai loro colleghi dell'aliquota radiomobile della compagnia sorana. I militari dell'Arma hanno appurato che all'origine di quello spaventoso rogo c'è stato il comportamento dissennato di due fratelli, che l'altro ieri sono stati denunciati per incendio colposo e danneggiamento.

Le indagini hanno condotto a loro, entrambi di Sora: uno ha 33 anni ed è già noto alle forze dell'ordine per reati contro il patrimonio e la persona, porto di armi, falsa dichiarazione a pubblico ufficiale; l'altro ha 30 anni, anche lui già censito per il reato di guida in stato di ebrezza. La notte del 6 luglio il capannone di via Trecce, di circa 700 metri quadrati, andò a fuoco. Veniva utilizzato come magazzino per il deposito di materiale per uso agricolo. Il furioso incendio lo ha completamente distrutto, malgrado il tempestivo intervento dei vigili del fuoco e dei carabinieri.

Le indagini hanno consentito di identificare i due fratelli quali responsabili della distruzione della struttura commerciale. I due giovani, infatti, approfittando dei rumorosi festeggiamenti per la vittoria della nazionale italiana di calcio nella semifinale del campionato Europeo, avevano lanciato alcuni razzi pirotecnici in direzione del capannone a conclusione dei festeggiamenti per la nascita del figlio di uno dei due uomini.

Una festa con il botto, insomma, che però ha creato enormi danni e che poteva finire anche peggio se avesse coinvolto delle persone. I residenti della zona ricordano ancora quelle lunghe ore di trepidazione mentre i vigili del fuoco cercavano di domare l'incendio. Un fumo denso e nero si è sparso in tutta la zona durante la notte e anche nella giornata successiva costringendo gli abitanti a chiudersi dentro casa per non respirarlo. La strada è rimase chiusa per tutto il giorno prima che i pompieri riuscissero ad avere ragione delle fiamme.