«Lentamente, ma i contagi stanno risalendo. Soprattutto tra i giovani. Per fortuna da oltre un mese non ci sono decessi in provincia di Frosinone. Ma il lento risalire della curva è un campanello d'allarme che va ascoltato e non sottovalutato». È forte il richiamo che lancia il presidente dell'ordine dei medici di Frosinone, Fabrizio Cristofari. Lo fa nel giorno in cui i contagi, 8 ieri, continuano a risalire. Sono già 13 in due giorni, non se ne registravano tanti a inizio settimana dal 7 e 8 giugno quando se ne contarono 22. Sono 36 negli ultimi 4 giorni a una media di 9 ogni 24 ore. E anche l'incidenza risale, ieri a 12,58 ogni 100.000 abitanti negli ultimi sette giorni. Non era così alta dai 13 del 14 giugno. Un nuovo segnale di una, seppur ancor modesta, inversione di tendenza con la ripresa dei contagi. E i timori sono ancora per il post festeggiamenti della vittoria della nazionale di calcio agli Europei che potrebbero portare a un ulteriore innalzamento dei casi.

«La cautela resta la regola numero uno - spiega il presidente dei medici Cristofari - perché le norme che ormai tutti noi conosciamo devono entrare a far parte delle nostre abitudini. Non solo: occorre collaborare all'attività di tracciamento per ricostruire la catena dei contatti e mettere in sicurezza i cittadini, perché (non va dimenticato) l'obiettivo di noi medici resta sempre quello di sequenziare il 100% dei casi positivi».
Forte è anche l'invito a chi, ancora oggi, non si è vaccinato: «Al di là delle incomprensioni o della divulgazione di false informazioni, va ribadito che la vaccinazione è la sola strada maestra per contenere gli effetti e la circolazione del virus.

Perciò, chi ancora non l'ha fatto, vada subito a vaccinarsi. Oltre alle classiche prenotazioni, oggi ci si può vaccinare anche in farmacia, presso gli studi dei medici di famiglia o avvicinandosi al camper che la Asl sta facendo girare nei singoli comuni. Perciò non ci sono giustificazioni - conclude Cristofari - vaccinarsi è quanto mai comodo e necessario. Solo così potremo davvero pensare ad una riapertura delle scuole e di tutte le attività in piena sicurezza».

Un appello rivolto anche agli operatori sanitari che non si sono ancora vaccinati. Per chi non lo farà il rischio è la sospensione dal servizio come accaduto in Friuli, Veneto e a Bologna. La manager Asl Pierpaola D'Alessandro commenta: «Siamo l'azienda con la percentuale più bassa (di sanitari non vaccinati, ndr). Ci prendiamo l'ultima settimana per i casi che hanno mostrato volontà. Poi procederemo».

Sulla stessa linea dell'ordine la Asl che «ha fretta di vaccinare perché se non raggiungiamo l'effetto gregge, il virus si adatta anche ai vaccinati e prosegue il suo corso evolutivo. Questo è l'abc della protezione vaccinale: solo proteggendo tutti, si riduce il rischio di diffusione e di mutazione del virus. Il virus sfrutta i pochi non vaccinati come laboratorio per diventare immune al vaccino. Non diamogli questa possibilità! Ora abbiamo i vaccini e le dosi per tutti. Confidiamo nel senso di responsabilità dei nostri concittadini perché corrano a prenotare e dei più giovani che proteggendo se stessi contribuiscono a proteggere i nonni. Anche gli immigrati saranno protetti, non solo per loro, ma perché fanno parte della nostra comunità».

Intanto, la Comunità di pratica Passi - Programma di assistenza, sostegno, sviluppo e integrazione - ha attivato procedure per favorire la vaccinazione degli ospiti delle strutture di accoglienza per stranieri. «Le vaccinazioni - informa l'Asl in una nota - si somministrano nei punti di raccolta delle cooperative che fanno parte della rete. Al momento hanno inviato gli elenchi delle persone da vaccinare: la cooperativa Ethica di Cassino, che gestisce anche i servizi nei comuni di Arce, Sora, Aquino, la cooperativa Diaconia, con tutte le strutture nei comuni di Frosinone, Veroli, Ferentino; la cooperativa Antea di Ceccano (sono le tre cooperative che gestiscono tutti i progetti del Sistema sicurezza immigrazione asilo). Inoltre si sta procedendo anche alla vaccinazione degli ospiti della Cooperativa Synergasia a Fiuggi e della Cooperativa Eureka.
L'attività è stata organizzata in collaborazione con il coordinamento Salute mentale, immigrati e minori stranieri non accompagnati Passi, che è stato creato all'interno del dipartimento Salute mentale e patologie da dipendenza della Asl di Frosinone, nell'ambito della rete La casa comune».