Cassino è la prima città della provincia di Frosinone, e una delle prime tra le città più grandi e importanti del Lazio, ad aderire alla Carta Etica. Il documento è stato sottoscritto ieri mattina in Comune, alla presenza dell'assessore alla Cultura, Danilo Grossi, del sindaco Enzo Salera e del linguista Massimo Arcangeli, fondatore del movimento "Omofobi del mio Stivale".
Si tratta di una Carta di alto valore civico ed educativo lanciato nel 2017 per dire No ad ogni forma di discriminazione sessuale.

La Giunta Comunale, con relativa delibera 172, dell'8 luglio, aveva approvato la proposta del servizio Pubblica istruzione, Cultura, Sport e Turismo avente ad oggetto appunto: "Carta Etica contro le discriminazioni sessuali". È stato lo stesso Arcangeli a spiegare da dove nasce l'esigenza di adottare questa carta etica.
«Qualche anno fa - ha raccontato - ho trovato un annuncio di un B&B dove era specificato che si vietava l'ingresso ai cani e ai gay. Il caso, rilanciato dal quotidiano ‘la Repubblica', ha avuto un'eco nazionale ed è iniziato un processo di sensibilizzazione verso queste tematiche di discriminazione».

Cosa cambia, in sostanza, con l'adozione della Carta Etica? Nell'immediato, nulla. Più che altro ha un forte valore simbolico, anche se è in cantiere di organizzare prossimamente iniziative ad hoc per sensibilizzare maggiormente sul tema. Per scansare ogni equivoco, l'assessore Grossi ha subito spiegato che questa carta etica nulla ha a che vedere con il ddl Zan in discussione in Parlamento. Al contempo evidenzia: «Non è difficile immaginare che ci sia chi farà difficoltà a cogliere il valore dell'iniziativa e ci dirà di pensare ai marciapiedi, ai quali naturalmente pensiamo. Ma non dimentichiamo però che la nostra città deve farsi portatrice di valori importanti».

Sulla stessa lunghezza d'onda il sindaco Salera, che ha evidenziato: «Firmiamo oggi questa carta sia per il ruolo che la storia e la cultura della nostra città ci dettano, sia per l'alto valore educativo che la lotta ad ogni forma di discriminazione richiede da parte di chi, come noi, è chiamato alla guida di una comunità».
La Carta Etica, sottoscritta da molti altri sindaci, tra cui il primo cittadino di Napoli, Luigi De Magistris, richiama valori importanti, irrinunciabili e vuole rappresentare uno strumento operativo contro la discriminazione legata all'identità sessuale e contro un fenomeno divenuto una emergenza nazionale. Nella Carta, tra le altre cose si evidenzia: «Tutti sono eguali di fronte alla legge ed hanno diritto, senza alcuna discriminazione, ad una eguale tutela da parte della legge. Tutti hanno diritto ad una eguale tutela contro ogni discriminazione che violi la presente

Dichiarazione come contro qualsiasi incitamento a tale discriminazione».
Il linguista Massimo Arcangeli ha parlato della necessità di una sensibilizzazione rispetto alla problematica, che sarebbe grave sottovalutare. Ha auspicato che Cassino, prima città della provincia ad adottare la Carta, si proponga anche con eventi sensibilizzatori contro ogni forma di discriminazione.