Negozi chiusi, alberghi in vendita, attività commerciali dismesse: una triste realtà che avvolge e trascina con sé in uno spiraglio negativo molte speranze e interi comparti commerciali della cittadina termale.

Passeggiando per le strade di Fiuggi, anche tra le più importanti, non si possono non notare i tanti cartelli presenti incollati sugli ingressi delle strutture alberghiere, (tante abbandonate e lasciate al proprio destino) e sulle numerose attività commerciali. Una volta questi negozi, specie quelli situati a ridosso delle arterie stradali più importanti, perché più frequentate dai turisti (le zone di Piazza Spada, via Rettifilo, Corso nuova Italia, via Vecchia Fiuggi) erano appannaggio di pochi commercianti, l'affitto molto esoso, infatti, faceva si che solo i più facoltosi potessero entrarne in possesso, ora invece un po' per colpa della pressione fiscale, un po' per colpa della crisi economica e per ultimo il Covid 19, tutti questi negozi sono in vendita, oppure i titolari si sono trasferiti in strade secondarie.

Stessa sorte per le attività alberghiere, ultimamente ben due alberghi molto centrali e conosciutissimi per il loro trascorso alberghiero sono stati venduti e la loro destinazione d'uso è assai lontana da quella della ricezione alberghiera.

Una situazione che sta cambiando il volto della città, ogni anno si perdono posti letto, Fiuggi da secondo polo turistico dopo Roma per quanto concerne i posti letto, ora come lo stesso presidente di Federalberghi Fiuggi Bruno della Morte sottolinea è passato al secondo posto. Insomma la città cambia volto, i negozi chiusi aumentano a dismisura, gli hotel chiusi e in vendita aumentano a colpo d'occhio e la situazione peggiora.
Un vortice che trascina con sé anche le speranze dei giorni migliori degli altri operatori commerciali.