Nelle ultime 24h, sono stati effettuati 634 tamponi nella provincia di Frosinone. 16 i nuovi casi di positivi al Sars-CoV-2. I negativizzati sono due. Zero le vittime.

Dei nuovi positivi, due si registrano ad Alvito, Ceccano e Veroli. Un nuovo positivo in ognuno dei seguenti comuni: Anagni, Casalattico, Cervaro, Frosinone, Monte San Giovanni Campano, Patrica, Piglio, Sora, Strangolagalli, Vallerotonda.

"Anche i dati di oggi confermano che la maggior parte dei nuovi positivi è composta da persone NON vaccinate - fanno sapere dalla Asl -  Nel reparto di Malattie infettive ci sono due nuovi ricoverati per COVID. Non succedeva da tempo. Bisogna che anche i più giovani si vaccinino, la metà dei positivi è fra questi. È necessario vaccinarsi per correre più veloci del virus.

In provincia di Frosinone, ci possiamo vaccinare in sicurezza, e con facilità - proseguono nella nota-  Si può prenotare su https://prenotavaccino-covid.regione.lazio.it/main/home, si può raggiungere il camper vaccinale che da lunedì 19 luglio comincia la campagna nelle aree più interne della Ciociaria, si può chiedere ai medici di medicina generale, ai pediatri di libera scelta, si può andare nelle farmacie. La Regione Lazio ha messo a disposizione dosi vaccinali per tutti.

Il confronto con ieri
Ieri in provincia di Frosinone 5 nuovi casi. Ma su un totale di 804 tamponi effettuati. Vuol dire un
tasso di positività dello 0,62%. Numeri in diminuzione rispetto all'altro ieri, quando i contagi erano stati 12 e il tasso di positività era schizzato al 2,3%. I 5 casi di ieri: 3 a Veroli, 2 a San Donato Valcomino. Ci sono stati pure 6 negativizzati.

Il fronte dei decessi
Nel mese di luglio finora non si sono registrati
decessi. In provincia di Frosinone non c'è un decesso per Covid da ventitré giorni consecutivi. E una
sola vittima in trentotto giorni. 

Perché è di fondamentale importanza la disponibilità del Vaccino Janssen di Johnson&Johnson?

La risposta della Asl: "É di fondamentale importanza la disponibilità attuale del vaccino monodose Janssen in considerazione dell'incremento percentuale delle varianti circolanti e della necessità di raggiungere rapidamente l'immunità di gregge necessaria ad ostacolare la circolazione del virus. La protezione inizia circa 14 giorni dopo la vaccinazione. Il siero è efficace anche contro la sempre più diffusa e più trasmissibile variante Delta (B.1 .617.2)? Sì, il vaccino Janssen è efficace contro la variante Delta con una sola dose.

Inoltre, è efficace anche contro la variante brasiliana e sudafricana, garantendo un buon livello di immunizzazione già dopo 7 giorni dall'inoculazione.  Nello studio ENSEMBLE di fase III, il vaccino a dose singola contro il Covid-19 di Johnson & Johnson è risultato efficace all'85% contro le forme gravi/critiche della malattia e ha dimostrato una protezione completa contro l'ospedalizzazione e la morte. Il vaccino si è dimostrato efficace in modo lineare in tutte le aree geografiche studiate a livello globale, anche in Sudafrica e in Brasile, dove c'era un'alta prevalenza delle varianti Beta e Zeta (P.2) che stavano emergendo rapidamente durante il periodo dello studio.

Quanto dura la risposta immunitaria?
Gli ultimi dati presentati (sottostudio del trial di fase 1/2a del vaccino di Johnson&Johnson) hanno dimostrato che le risposte immunitarie umorali e cellulari generate dal vaccino a dose singola sono durate per almeno otto mesi (data dell'ultima osservazione riportata ad oggi nello studio).

L'AIFA raccomanda il Vaccino Janssen ai soggetti di età superiore ai 60 anni, chi non ha patologie lo può fare?
 Il vaccino monodose della Janssen (Johnson&Johnson) è raccomandato "per soggetti di età superiore ai 60 anni", alla luce del parere espresso dal Comitato tecnico Scientifico e di quanto definito dalla Commissione tecnico scientifica dell'Agenzia Italiana del Farmaco (AIFA). Lo indica il ministero della Salute in una circolare. Lo stesso vaccino può essere utilizzato anche in soggetti che hanno meno di 60 anni in particolati situazioni, come "campagne vaccinali specifiche per popolazioni non stanziali e/o caratterizzate da elevata mobilità lavorativa e, più in generale, per i cosiddetti gruppi di popolazione hard to reach (difficili da raggiungere).

Come pensate di ampliare l'offerta vaccinale in virtù della mono somministrazione?
Grazie al vantaggio della singola somministrazione c'è la possibilità di vaccinare le popolazioni socialmente fragili e/o non stanziali (es. immigrati stranieri senza permesso di soggiorno, stranieri che hanno fatto domanda di regolarizzazione, immigrati accolti in strutture d'accoglienza, ivi compresi gli operatori dei centri, rom, sinti e camminanti, italiani e stranieri presenti in insediamenti informali ed edifici occupati e persone senza fissa dimora …).

Inoltre, la ASL di Frosinone ha organizzato un punto vaccinale mobile "vaccinazione itinerante" a servizio delle comunità residenti in Comuni particolarmente logisticamente disagiati e presso i quali non risulta attivo il servizio di vaccinazione erogato da Farmacie aperte al pubblico.