Porta sbarrata con sedie per impedire ai bambini di uscire dall'aula. E cosa ancora più grave, il "no" ad andare in bagno, e così, inevitabilmente, al rientro a casa, avevano le mutandine sporche e bagnate.
Queste le pesanti dichiarazioni depositate da alcune mamme nel processo che vede sotto accusa due ex maestre della scuola Simone Cola di Ferentino, una quarantaquattrenne di Frosinone e una cinquantacinquenne di origine campana.

Giovedì, presenti gli avvocati Romano, Vitiello, Cellitti, De Francesco e Vellucci, c'è stata una drammatica udienza avanti al dott. Giovanni Quadrino, nel tribunale di Frosinone, dove alcune mamme hanno riferito che, non solo i bambini avevano deciso di non frequentare più quella scuola, e di aver continuato a portare i figli per consentire lo svolgimento delle indagini, ma sono emersi due particolari.

Il primo riguardo alla porta d'ingresso dell'aula. Porta che talvolta veniva sbarrata con le sedie, impedendo in tal modo ai bambini di uscire. Cosa più grave, sempre stando alle accuse e a quanto riferito da alcune mamme, i bambini puntualmente tornavano con le mutandine sporche, perché non venivano mandati in bagno.

Gli avvocati adesso stanno anche studiando la possibilità di ipotizzare, oltre al reato già contestato di abuso dei mezzi di correzione, quello di violenza privata essendo stata limitata la libertà di azione dei bambini quando volevano andare in bagno. I fatti risalgono al 2014-2015 quando i carabinieri hanno installato delle telecamere per monitorare due maestre all'epoca dei fatti, ma ora non più, in servizio nella materna Cola.
E da quelle immagini la procura di Frosinone fonda la propria accusa.

La segnalazione era arrivata proprio da alcuni genitori che avevano notato un cambiamento nei figli e soprattutto il fatto che non volessero più andare a scuola. E anche nell'udienza di giovedì quegli atteggiamenti strani, la paura, le lacrime dei loro figli, sono stati "portati" in aula dalla voce delle loro mamme.