Miasmi terribili, soprattutto di notte. Che rendono impossibile tenere le finestre aperte, figuriamoci uscire fuori in giardino o prendere una bocca d'aria. Nelle ultime ore i residenti della zona industriale hanno lamentato ancora una volta di essere "ostaggi" di odori nauseabondi che non accennano a diminuire. E che a volte vengono avvertiti anche nella frazione di Piumarola. Le battaglie dei comitati Solfegna Cantoni e poi del coordinamento ambientale del Cassinate sono ben note.

Adesso, però, c'è stato un ulteriore passaggio, a poche ore dall'incontro tecnico che si terrà questa mattina in Comune per trovare una soluzione: la volontà messa nero su bianco di coinvolgere direttamente il prefetto.

La polemica
«Quello che si temeva, si è purtroppo verificato. Nelle ultime ore sono ripresi gli sversamenti dei reflui industriali in zona Cerro e con essi gli odori nauseabondi che rendono l'aria irrespirabile. La situazione è divenuta insostenibile, non solo per i residenti. Anche sotto il profilo ambientale le conseguenze sono devastanti - tuona Andrea Vizzaccaro del coordinamento ambientale - i reflui di cui ci occupiamo, infatti, vanno a confluire nel rio Fontanelle». Non solo. Vizzaccaro sottolinea come poi le stesse acque vengano usate per innaffiare i campi circostanti: un doppio problema.

«Sono anni che questa situazione si protrae, numerosi sono stati i tavoli tecnici convocati, ad oggi le rassicurazioni ricevute l'ente gestore della rete fognaria della zona industriale nonché del depuratore a cui la rete è collegata, sono rimaste tutte prive di esito positivo. Risulta davvero difficile credere che non si possa trovare una soluzione definitiva a tale drammatica situazione» continua Vizzaccaro.
Poi aggiunge: «Nei prossimi giorni il coordinamento ambientale del Cassinate investirà della questione direttamente il prefetto di Frosinone e la Procura della Repubblica: non si può continuare a giocare sulla pelle dei cittadini!».

Gli ultimi episodi
Solo la settimana scorsa i residenti della zona Solfegna Cantoni-Ponte La Pietra erano tornati a protestare. Sia per i miasmi insopportabili, che rendono le notti estive un vero incubo, sia per gli sversamenti di reflui nelle acque del rio che attraversa la zona. «Due problematiche con una matrice comune ma per le cui risoluzioni si rendono necessari interventi separati e distinti» avevano tuonato nei giorni scorsi dal comitato Solfegna Cantoni. Più e più volte i residenti della zona hanno chiesto aiuto agli esponenti del comitato Solfegna rappresentati da Gianni La Marra e Benedetto Vizzaccaro per i cattivi odori, affinché si riuscisse a trovare una soluazione. Ma nonostante le proteste, le lettere aperte, gli appelli, le petizioni e tante altre iniziative, ancora siamo esattamente allo stesso punto di tanti anni fa. E non si capisce come poter superare l'impasse.

L'incontro di oggi
L'incontro di questa mattina in Comune sarà riservato. E si spera risolutivo. «Un incontro con i tecnici» spiega il sindaco Enzo Salera, che solo la settimana scorsa aveva incontrato i residenti. «Abbiamo segnalazioni dei cattivi odori vicino allo stabilimento e vicino alla condotta. La settimana scorsa ho incontrato i residenti a valle del rio e mi avevano detto che rispetto agli altri anni la situazione sembrerebbe essere migliorata. Ora bisogna capire la fonte di questi miasmi. E l'incontro di questa mattina servirà a fare il punto con i tecnici» spiega il primo cittadino.