«Coerente con le proprie idee, è stato un intransigente paladino dei diritti e delle esigenze primarie dei "vinti", come si diceva una volta; o dei "deboli", degli emarginati, come s'usa dire ai tempi nostri». Così Enzo Salera, ha ricordato l'ex consigliere comunale Vincenzo Durante, nel corso della cerimonia laica che c'è stata in piazza De Gasperi.

«Il suo sguardo era sempre rivolto alla gente del popolo. Concepiva la politica come servizio, stare a servizio della gente, dei deboli. Gli affaristi o quelli che ai suoi occhi tale apparivano, facevano in lui l'effetto del fumo negli occhi. Irrefrenabile scatenava la sua collera contro costoro. Vincenzo onorò il suo ruolo di consigliere comunale. Si preparava con scrupolo, si leggeva gli atti del consiglio, arrivava in consiglio sempre informato.

Si distinse pure nella complessa organizzazione di proteste per l'emergenza abitativa.
Una volta si dovette procedere a un doloroso (per la presenza anche di bambini) sgombro coatto. Non tutto andò bene, ma se qualcosa alcuni riuscirono a ottenere fu proprio grazie a quelle lotte. Il suo agire politico, pur se non sempre condivisibile, si è comunque caratterizzato per la coerenza che ha contraddistinto l'uomo. La coerenza, un valore, una virtù patrimonio di pochi, soprattutto in politica. Le sue idee non le ha mai tradite, né poteva farlo alla fine della sua vita.

Del resto, anche il funerale laico da Lui voluto, senza tentennamenti, né cedimenti a umani sentimenti e paure, stanno qui a confermarlo. Un'altra grande qualità di Vincenzo era la lealtà, combatteva in maniera rumorosa, quasi sempre si sentiva la sua voce molto prima che lui si materializzasse fisicamente, ma lo faceva sempre affrontandoti a viso aperto, mai in maniera subdola».