«Frosinone Capitale Europea della Cultura è una visione politica. Le chiacchiere stanno a zero. Quella che abbiamo lanciato è un'idea che apre lo sguardo e la mente. Restare chiusi e ottusi non serve a niente e a nessuno. Frosinone Capitale Europea della Cultura è un orizzonte verso cui tendere. Quali sono le altre visioni politiche, oggi sul tappeto, intorno alla nostra Città?»

A chiederselo è Pier Paolo Segneri, leader di "Frosinone al Centro", che sta scaldando i motori per le prossime amministrative del capoluogo del 2022.
«A Frosinone, purtroppo - argomenta Segneri - continua a mancare un dibattito politico ampio e diffuso sul futuro del Comune Capoluogo. Manca un dialogo aperto e conosciuto intorno a una visione complessiva dell'intero territorio frusinate e non soltanto intorno a specifiche questioni amministrative. Si procede in modo amministrativista e non in modo lungimirante e politico.
A parte la prospettiva dell'Associazione culturale "Frosinone al centro ", infatti, non vedo altre proposte che possano rappresentare uno sguardo d'insieme della Città. Al momento».

«L'idea dell'Area Metropolitana - prosegue Segneri - s'inserisce nella visione della Capitale Europea della Cultura. Vorrei che, a Frosinone, ci fossero occasioni di dibattito pubblico sulle idee e che ci fosse la possibilità di discuterne andando oltre i singoli interventi amministrativi. Frosinone Capitale Europea della Cultura è una visione politica che permette di vedere il dettaglio nell'insieme e, in ogni specificità, consente di vedere quello sguardo d'insieme che la unisce al tutto.
Frosinone Capitale Europea della Cultura significa proporre uno sviluppo sostenibile del nostro territorio, significa attenzione per l'ambiente, per i giovani e per gli anziani. Significa cultura al popolo, significa lavoro dignitoso e crescita economica per vivere finalmente in una realtà dove le economie prospereranno e la nuova ricchezza porterà un lavoro dignitoso per tutti.

Significa diminuire le disuguaglianze, operare, fin da subito, per vivere il prossimo domani in un territorio dove i pregiudizi crolleranno e le situazioni di estrema disuguaglianza o ingiustizia saranno limitate.
Dove le persone vivranno in una comunità sicura ed evoluta perché la città sosterrà e valorizzerà tutti coloro che la vivono.

Significa vivere in un territorio che ridurrà decisamente la minaccia del cambiamento climatico, che valorizzerà le risorse già presenti, che attrarrà turisti, che migliorerà la vita dei cittadini. E poi innovazione, umanità, creatività, conoscenza, comprensione, coraggio».
«Ne vogliamo parlare?» conclude Segneri.