Zero contagi. Si è aperta così la settantunesima settimana dall'inizio della pandemia in provincia di Frosinone. Anche il tasso di positività naturalmente è pari a zero. Dal primo caso del 2 marzo 2020 sono trascorsi 491 giorni. E ancora zero decessi. Per la dodicesima volta consecutiva. Negli ultimi ventisette giorni ce n'è stato uno soltanto. Sono stati effettuati 260 tamponi. Un paziente si è negativizzato. Cifre che confermano l'abbattimento delle curve dei contagi e dei decessi.

La profilassi
Continuano a crescere le cifre. In provincia di Frosinone sono state somministrate 368.421 dosi di vaccino, mentre le persone che hanno completato il ciclo vaccinale sono 144.521. Va sempre tenuto presente che la popolazione target è di 410.000 unità. Vuol dire che l'89,8% dei ciociari ha ricevuto almeno una dose, il 35,24% due. E ci sono 189.032 prenotazioni. Un'ultima curiosità. A quota 365.286 dosi, 200.041 sono state somministrate a donne, 165.245 a uomini. Per quanto riguarda la Regione Lazio, l'assessore alla sanità Alessio D'Amato ha detto: «Stamani (ndr: ieri per chi legge) in una telefonata ho rassicurato il Generale Figliuolo sull'andamen to e il raggiungimento degli obiettivi della campagna vaccinale nel Lazio, in vista dei prossimi appuntamenti in calendario.

La strategia vaccinale di anticipare i richiami segue le prescrizioni scientifico-sanitarie di Aifa, Cts e del Ministero della Salute, coerentemente con gli attuali obiettivi di copertura. La campagna procede con rinnovato slancio e abbiamo raggiunto quota 5,5 milioni di dosi somministrate». Mentre l'Unità di crisi Covid-19 della Regione Lazio ha sottolineato: «Sono disponibili 28.000 dosi, di cui 14.000 Pfizer, 3.500 Moderna e 10.700 Johnson & Johnson per le prime prenotazioni di chi ancora non ha iniziato il percorso vaccinale. In particolare, su Roma città, sono disponibili 12.000 dosi, il resto nelle province. La disponibilità di AstraZeneca è garantita per la copertura delle seconde somministrazioni». Per quanto riguarda la campagna di profilassi, il Lazio continua a puntare su 4 vaccini: Pfizer e Moderna, ma anche Astrazeneca e J&J.

Lo stesso D'Amato ha più volte ribadito di aver anticipato i richiami perché «solo il completamento del percorso protegge dalla variante Delta». I richiami sono a 21 giorni con Pfizer, a 28 con Moderna, a 55 con Astrazeneca. La variante Delta, al 34,9% al momento nel Lazio, è destinata a diventare prevalente ad agosto.
Ma sempre ad agosto, precisamente il giorno 8, si dovrebbe raggiungere la soglia dell'immu nità di gregge nel Lazio. Sempre Alessio D'Amato ha rilevato: «Sono felice del bell'articolo che ha pubblicato il New York Times sulla modalità della campagna vaccinale nella nostra regione. Finalmente si parla bene di Roma. È un apprezzamento gradito che riconosce il lavoro dei nostri operatori sanitari, anche nei confronti dei più fragili e degli invisibili».

Il trend
Continua a scendere l'incidenza. Negli ultimi sette giorni ci sono stati 18 casi positivi. Il che vuol dire un'incidenza di 3,77 nuovi casi settimanali ogni 100.000 abitanti. Sopra i 250 scattava automaticamente la zona rossa. Dal 27 febbraio al 5 marzo i casi erano stati 1.493, con un'incidenza di 312,997 ogni 100.000 abitanti, dal 6 al 12 marzo erano saliti a 1.738 e 364,360. Dal 13 al 19 marzo sono stati 1.500, con un'incidenza di 314,465. Nella settimana del picco (2-8 novembre) l'incidenza era stata di 428,511. Nella settimana compresatra il 19 e il 25 marzo sono stati rilevati dalla Asl di Frosinone 1.139 nuovi contagi.
Un'incidenza settimanale di 238,78 casi ogni 100.000 abitanti. Poi ci sono le medie giornaliere delle ultime settimane: 125,85 nella cinquantasettesima, 96,42 nella cinquantottesima, 74,85 nella cinquantanovesima, 74,28 nella sessantesima, 58,71 nella sessantunesima, 56,42 nella sessantaduesima, 41,14 nella sessantatreesima, 26 nella sessantaquattresima.
E 16,28 nella sessantacinquesima, 8 nella sessantaseiesima, 9,71 nella sessantasettesima, 6,28 nella sessantottesima, 3,7 la sessantanovesima, 2,85 la settantesima.

Quindi ci sono le medie mensili dei contagi, altrettanto significative: 13,8 casi al giorno a marzo 2020, 7,63 ad aprile, 0,83 a maggio, 0,46 a giugno, 0,35 a luglio, 5,16 ad agosto, 7,43 a settembre, 113,8 a ottobre, quando i nuovi casi sono stati 3.528. Poi il boom a novembre, con 6.588 contagiati. Per una media di 219,66 ogni ventiquattro ore. A dicembre 3.468contagi, per una media giornaliera di 111,87. A gennaio i contagi in totale sono stati 3.144, per una media di 101,42. A febbraio 3.526 nuovi casi, per una media giornaliera di 125,92.
A marzo 2021 icontagi sonostati 6.063,per una media quotidiana di 195,58. Ad aprile 2.612 casi. Per una media di 87,06. Per quanto riguarda il mese di maggio, 1.056 nuovi casi. Per una media di 34,06 ogni ventiquattro ore. A giugno 189 casi. Per una media di 6,3 ogni ventiquattro ore. A luglio finora 14 casi in cinque giorni. Per una media di 2,8. Quindi c'è la curva dei decessi. Questo l'andamento completo: 25 morti per Covid a marzo 2020, 23 ad aprile, 2 a maggio, 8 a giugno, poi 0 sia a luglio che ad agosto, 1 a settembre, 9 ad ottobre. Quindi l'impennata: 100 a novembre, 98 a dicembre, 73 a gennaio 2021, 73 a febbraio, 100 a marzo,103 ad aprile. Poi la discesa: 34 a maggio e 5 a giugno. A luglio finora non si sono registrati decessi. Sono 4 i ricoverati presso la rete ospedaliera della provincia di Frosinone. A marzo e aprile ce ne sono stati fino a 450.

Il bollettino
In Italia si sono registrati ieri 480 contagi, contro gli 808 di domenica. Mentre lunedì 28 giugno erano stati 389, a conferma che la discesa settimanale sembra invertire lentamente la rotta. Con 74.649 tamponi e un tasso di positività è allo 0,6%. I decessi sono stati 31 (12 domenica), ma di questi ci sono recuperi risalenti ai mesi scorsi: 10 dalla Campania e 4 dallaToscana. In totale delle vittime dall'ini zio della pandemia è di 127.680. Nel Lazio 83 nuovi casi positivi su 9.000 test (5.000 molecolari e 4.000 antigenici). Tasso di positività allo 0,8%. Registrati altresì 5 decessi.