In provincia di Frosinone sono state somministrate 364.538 dosi di vaccino e 140.096 persone hanno completato l'intero ciclo. Considerando che la popolazione target è di 410.000 unità, vuol dire che l'88,9% dei ciociari ha ricevuto almeno una dose.
Ma è il 34,16% degli immunizzati il dato che maggiormente salta agli occhi. Più di un abitante su tre ha ultimato il percorso della profilassi, o con le due dosi di Pfizer, Moderna e Astrazeneca o con il monodose Johnson & Johnson. E ci sono anche 188.142 prenotazioni.

La situazione
Le curve continuano a scendere. Ieri i nuovi casi sono stati 4: 2 a Cassino, 1 a Roccasecca, 1 a Sant'Apollinare. Su 592 tamponi effettuati. Il tasso di positività è dello 0,67%. Ci sono stati pure 7 negativizzati. Ancora una volta zero decessi. Nella settantesima settimana dall'inizio della pandemia si sono registrati 20 contagi. Il che vuol dire un tasso di incidenza di 4,19 nuovi casi settimanali ogni 100.000 abitanti. È sicuramente questo il parametro che meglio descrive l'abbattimento della curva. Per quanto concerne la Asl di Frosinone, la strategia della direttrice generale Pierpaola D'Ales sandro è chiara: vaccini e cautela.

In un post sulla pagina facebook dell'Azienda si legge: «Sala teatro Ospedale Spaziani: si continua a vaccinare senza sosta...e i vaccinati, mentre aspettano il tempo di osservazione, guardano insieme la partita. È vaccinandosi che si fa goal». Con una foto di persone appena vaccinate che guardano la partita degli europei.
Poi la D'Alessandro rileva: «Non abbassiamo la guardia. Continuiamo a usare la mascherina negli spazi chiusi e quando c'è assembramento intorno anoi.
Per la sicurezza nostra e di chi ci sta accanto. Per uscirne davvero, presto e insieme». La concentrazione resta altissima quindi.

Lo studio sulle varianti
Nel Lazio in sequenziamento è a tappeto. Riguarda tutti i tamponi positivi delle ultime settimane. Dalla provincia di Frosinone ne sono stati inviati 160. È "caccia" alla variante Delta. Sono stati coinvolti Spallanzani, Gemelli, Ifo, Policlinico Tor Vergata, Umberto I, Istituto zooprofilattico. E proprio il Seresmi (Sorveglianza regionale delle malattie infettive) dell'Istituto Spallanzani haeffettuato una capillare valutazione di 106 campioni relativi al 21 e 22 giugno. La variante Delta (identificata in India) nel Lazio si è diffusa rapidamente, passando dal 3,4% del 18 maggio al 34,9% del 22 giugno. La variante Alpha (precedentemente nota come inglese) è al 27,4%. Era al 64,2% il 16 maggio. La più diffusa nel Lazio è la Gamma (identificata all'inizio del 2021 in Giappone e poi in Brasile): è al 36,8%.

Era al 28,4% il 18 maggio. Dei 106 campioni analizzati, 3 provengono dalla provincia di Frosinone. In Ciociaria, almeno fino al 22 giugno, non ci sono casi di variante Delta. Tutti e 3 i tamponi positivi hanno fatto emergere l'Alpha. La variante "indiana" nello studio del Seresmi non è presente in provincia di Frosinone. Ma torniamo alla Delta nel Lazio. Questa la mappa dei 37 casi riscontrati: 4 nella fascia di età fino a 9 anni, 7 in quella dai 10 ai 19 anni, 4 dai 20 ai 29, 8 dai 30 ai 39, 5 dai 40 ai 49, 4 dai 50 ai 59, 4 dai 60 ai 69, 0 dai 70 ai 79, 1 nella fascia 80-89 anni. Lo studio sottolinea che non ci sono differenze significative tra la proporzione di infezioni sintomatiche tra le diverse varianti, mentre la proporzione di casi con almeno un ricovero risulta essere più elevata per le infezioni da varianti Gamma (15,4%) e Alpha (13,8%) rispetto alla Delta. La protezione della profilassi In totale, dei 106 casi positivi analizzati, 79 facevano riferimento a persone non vaccinate (74,5%), 21 a chi aveva effettuato la prima dose (19,8%), 6 (5,7%) a chi aveva completato l'intero percorso. Per quanto riguarda i 29 casi di variante Alpha, 25 riferibili a non vaccinati (86,2%), 2 a chi aveva effettuato una sola dose (6,9%), 2 a chi ne aveva avuto due (6,9%).

Per quanto riguarda la Gamma, questa la mappa delle 39 situazioni: 29 (74,4%) riconducibili a non vaccinati, 9 (23,1%) a chi aveva avuto solo una dose, 1 (2,6%) a chi aveva ultimato in ciclo. Quindi la Delta (37 casi): 24 (64,8%) riferibili a persone non vaccinate, 10 (27%) a chi aveva avuto solo una dose, 3 (8,1%) a chi di dosi ne aveva ricevute 2. Poi c'è 1 caso di variante B.1.621, di una persona non vaccinata. Dunque, il 74,5% dei casi con variante risulta non vaccinato. Una proporzione che raggiunge il 94% se si aggiungono anche i vaccinati parzialmente con una sola dose. La proporzione di ospedalizzazione nei casi con variante Delta è dell'8,1%. Il dato regionale dell'ultimo mese è del 7,5%.

Il bollettino
Ieri in Italia 808 nuovi contagi. Erano stati 932 sabato.
Sono state invece 12 le vittime (22 sabato). 141.640i tamponimolecolari eantigenici effettuati. Il tasso di positività è allo 0,57%, in leggera crescitarispetto allo0,4% delleventiquattro ore precedenti. Per quanto concerne il Lazio, 83 contagi su 21.000 test (6.000 tamponi molecolari e 15.000 antigenici).Ci sono stati 2 decessi. Il rapporto tra positivi e tamponi è all'1,3%, ma considerando pure gli antigenici si scende allo 0,3%.
A Roma città 61 contagi. L'assessore alla sanità Alessio D'Amato dice: «Tutti i parametri sono in calo e si continua a registrare un trend positivo: zero decessi nelle province, 2 a Roma».

Poi aggiunge: «Prosegue in sicurezza la campagna vaccinale nel Lazio, superando le 5,4 milioni di somministrazioni, il 43% dell'in tera popolazione over 12 ha completato il ciclo vaccinale, il 6% sopra la media nazionale. Un risultato importante per raggiungere l'obiettivo indicato dal Ministero della Salute, ovvero l'immunizza zione nel piùbreve tempo possibile, considerando l'incidenza delle varianti e la disponibilità di forniture. Confermo che domenica 8 agosto il 70% della popolazione regionale avrà completato l'iter di vaccinazione. Questo è un risultato importante ai fini della messa insicurezzasanitaria edelcontrasto alle varianti, poiché tutte le organizzazioni scientifiche hanno dichiarato che i vaccini attualmente autorizzati sono idonei al raggiungimento di questo obiettivo, purché completando l'iter».