I pensionamenti stanno svuotando l'organico dei dipendenti comunali mentre il turnover non viene attuato. La Cisl-Fp di Frosinone parte da queste due emergenze per lanciare un preoccupato allarme sulla tenuta dei servizi comunali nel Capoluogo e chiedere un cambio di rotta sulle politiche del personale. «Mancano un terzo delle unità previste e senza un piano immediato di assunzioni si andrà alla paralisi», spiega Antonio Cuozzo, reggente della Cisl-Fp.

Quindi, il sindacalista aggiunge: «Da tempo abbiamo messo in guardia l'Amministrazione, ma finora da sindaco e Giunta soltanto un colpevole silenzio. Negli ultimi tre anni, sono andati in quiescenza 74 lavoratori che diventeranno 89 alla fine del 2021. Vale a dire il 30% dell'intera forza lavoro comunale». Cuozzo specifica, riferendosi a una rilevazione condotta dal sindacato, che «il rapporto dipendenti-popolazione per il triennio 2020-2022, come previstodal Dm.del18 novembre2020, che individua i nuovi rapporti medi per gli enti in condizioni di dissesto, è di 1 su 152.

Questo significa che, in base alla popolazione, l'Amministrazione comunale avrebbe bisogno di almeno 292 dipendenti. Se non si procede subito a nuove immissioni, nel 2022 ci troveremmo con un numero di dipendenti inferiore a 200, molto al di sotto del minimo di legge». A questo punto, il reggente della Cisl-Fp frusinate rileva: «È del tutto evidente che, in assenza di politiche assunzionali adeguate, si metterà in seria difficoltà la macchina amministrativa, facendo salire i carichi di lavoro individuali oltre la soglia massima di ragionevolezza ed esponendo tutto il personale airischi professionaliriguardanti il rispetto dei tempi di lavorazione e la qualità dei servizi ai cittadini. Senza contate che almeno il 15% dei dipendenti in servizio ha un contratto part-time».

La conclusione è che «serve un piano immediato di assunzioni, come la trasformazione dei part-time in full-time; oltre a una revisione degli orari che tenga conto delle reali necessità e dei tempi di lavorazione.
L'inerzia dell'Amministrazione rischia di costare carissima ai lavoratori e alla comunità. Il sindaco apra subito un confronto».