La politica aveva messo le mani sui concorsi pubblici per l'assunzione di personale amministrativo nella Asl di Latina. Era emerso in maniera chiara sin dalle prime battute dell'indagine di Polizia e Guardia di Finanza, ma nel frattempo le investigazioni hanno permesso agli inquirenti di blindare il quadro indiziario costruito attorno alla regia del patto corruttivo che fornisce una chiave di lettura per le trame del dirigente Claudio Rainone, presidente della commissione d'esame.

Nel giro di quaranta giorni, tanti ne sono trascorsi dal suo arresto e da quello del segretario Mario Graziano Esposito, l'inchiesta ha fatto registrare un passo in avanti che ieri ha portato all'esecuzione di una nuova ordinanza di custodia cautelare: il giudice per le indagini preliminari Giuseppe Cario ha disposto gli arresti domiciliari, nuovamente, per Rainone e anche per Claudio Moscardelli, segretario provinciale del Partito Democratico, quest'ultimo accusato di avere raccomandato due dei concorrenti, Giuseppe Tomao presidente del Consiglio comunale di Minturno e Matteo Di Domenico, figlio di Pina Rosato presidente del Consiglio comunale di Gaeta, ma di fatto per avere fornito la contropartita che ha messo il dirigente nelle mani di un'intera fazione politica, ossia la sua nomina a direttore amministrativo dell'Azienda sanitaria locale.

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