I sindacati segnano un punto importante. Soprattutto alla luce della paura per le condizioni dell'indotto dell'automotive. A partire da oggi era previsto lo stop al blocco dei licenziamenti. Un provvedimento che aveva preoccupato anche i sindacati del territorio che nei giorni scorsi avevano infatti alzato la voce: i delegati territoriali della Fiom-Cgil hanno protestato a Firenze. Ebbene: dopo una riunione fiume con i segretari generali di Cgil, Cisl e Uil, Mario Draghi ha accettato di rafforzare i limiti allo sblocco dei licenziamenti già decisi lunedì nella riunione della cabina di regia a Palazzo Chigi.

In particolare, oltre alla proroga del divieto di licenziare fino al 31 ottobre per il tessile e i settori collegati (abbigliamento, calzature), per tutte le aziende che hanno tavoli di crisi aziendali aperti al ministero dello Sviluppo, nelle Regioni e nelle Prefetture, ha riferito il segretario della Cisl Luigi Sbarra, sono previste 13 settimane in più di cassa integrazione straordinaria gratuita. Infine, è stato raggiunto un avviso comune, cioè un'intesa tra governo, sindacati e associazioni imprenditoriali, che impegna le aziende a utilizzare tutti gli ammortizzatori sociali a disposizione prima di arrivare ai licenziamenti. Questo significa che anche l'indotto di Stellantis può tirare un sospiro di sollievo fin quando nello stabilimento Fca Cassino Plant non partirà, proprio ad ottobre, la produzione in serie in Suv del Grecale.

Cgil, Cisl e Uil esultano anche per l'intesa raggiunta su Melfi: l'accordo prevede un contratto di solidarietà difensivo della percentuale massima del 45% che favorirà una equa rotazione giornaliera. Per i lavoratori che volontariamente vogliono uscire dall'azienda ma che non hanno i requisiti pensionistici, è previsto un incentivo che può arrivare fino a 75.000 euro lordi. Saranno favorite, in questa fase congiunturale, le trasferte verso gli stabilimenti italiani ed europei del gruppo Stellantis: quindi, eventualmente, anche quello di Cassino.

Il segretario nazionale della Fim-Cisl Fernando Uliano sottolinea: «Il prossimo passaggio sarà la sede ministeriale per avere le complete garanzie e il confronto che dovrà proseguirete anche per le altre realtà del gruppo Stellantis in Italia. Il nostro obiettivo è la piena saturazione e occupazione di tutti gli stabilimenti e enti del nostro Paese». In serata sono intanto attesi i numeri delle immatricolazioni del mercato dell'auto ed in particolare del gruppo Stellantis per quel che riguarda il mese di giugno e più in generale il primo semestre del 2021.