Una condanna e un'assoluzione. Per una rapina avvenuta in una casa di Monte San Giovanni Campano il 25 marzo del 2012 si conclude anche la seconda tranche del processo.

Il tribunale di Frosinone (presidente Farinella, a latere Doglietto e Tamburro) ha condannato a 3 anni e 2 mesi Fabiola Scordecchia, 41 anni, considerata dall'accusa l'ideatrice del colpo, mentre ha assolto Marco Velocci, 47, entrambi di Monte San Giovanni Campano. L'accusa aveva chiesto sei anni per entrambi.
Erano accusati di rapina per essere entrati, notte tempo, nell'abitazione di due coniugi, insieme ad altre due persone già giudicate, ed essersi impossessati di 4.000 euro nonché di un'antica collezione di monete internazionali.

I due giudicati a parte erano accusati di aver scaraventato a terra il padrone di casa e di averlo minacciato con una pistola. Secondo l'accusa che a Scordecchia e Velocci contestava il concorso, i due avrebbero messo in contatto gli esecutori materiali con il palo allo scopo di realizzare la rapina e partecipato alla fase organizzativa, fornendo informazioni.

Sempre in concorso i due erano accusati di sequestro di persona perché durante la rapina le vittime erano state private della cornetta del telefono, legate con delle fascette ai polsi e chiuse in casa. In più erano contestati le lesioni per i traumi subiti dalle vittime. Il pm Barbara Trotta ha ritenuto provate le accuse, riconducendo il movente a motivi economici ed evidenziando le intercettazioni telefoniche e ha chiesto la condanna.

L'avvocato Antonio Ceccani, difensore di Scordecchia, ha contestato il reato di sequestro di persona, evidenziando che le lesioni erano prescritte. L'avvocato Marco Maietta, difensore di Velocci, invece, ha considerato il contributo del suo assistito irrilevante, chiedendo di valorizzare tutto il materiale probatorio.