Case a ridosso dell'autostrada, ma senza barriere protettive antirumore. Protestano gli abitanti di via Alfieri, le cui abitazioni distano appena 5 metri dall'A1.
Intanto, il consigliere Marco Colucci deposita l'ennesimo sollecito di intervento al protocollo comunale, chiedendo che l'Amministrazione si attivi urgentemente con la Società Autostrade per far installare i pannelli fonoassorbenti. In un post pubblicato sui social un cittadino, stanco dell'immobilismo e soprattutto dei disagi quotidiani, esprime con forza la sua protesta sottolineando la gravità della situazione anche in rapporto alla gestione di analoghi casi nei centri limitrofi.

«A Pofi - scrive il cepranese - le case distano dai 50 ai 100 metri dall'autostrada e sono schermate da pannelli fonoassorbenti alti 8 metri. A Ceprano, lungo via Alfieri, in pieno centro, le case sono a soli 5 metri dall'A1, ma zero pannelli. Dopo otto anni dal primo esposto presentato al Comune e agli enti preposti, sono stati rimossi i vecchi pannelli fuori norma e, da oltre sei mesi, siamo addirittura senza alcuna protezione, con il silenzio assenso di tutti».

Un grido di rabbia e di protesta da parte di chi non ha più voce per far valere i propri diritti ed è costretto a subire le conseguenze di situazioni che non dovrebbero neppure essere segnalate dai cittadini, ma gestite da chi di dovere. L'autostrada attraversa il centro di Ceprano e inevitabilmente rischi e conseguenze ricadono sui cittadini. Per questo è doveroso garantire protezione, sicurezza e tutela della salute. Nessuno vuole fermare il progresso e i flussi di traffico, ma tutti hanno il diritto di vivere in tranquillità e sicurezza.

Il consigliere Colucci ha presentato tre solleciti cui afferma di non avere ricevuto neppure una risposta. Passi pure che la dialettica politica abbia tempi "elastici", ma ai cittadini che subiscono direttamente le conseguenze di situazioni che sono sotto gli occhi di tutti, è doveroso dare risposte rapide con i fatti.