«Vaccini, nel Lazio raggiunte 4,9 milioni di somministrazioni, il Lazio prima regione italiana per dosi somministrate ogni 100.000 abitanti». Ad annunciarlo è l'assessore regionale alla sanità Alessio D'Amato.
Nella Asl di Frosinone sono state somministrate 227.226 dosi con una crescita giornaliera di 4.124. Il Lazio alle 20 di ieri sera era a 4.895.214 con una crescita di 60.639. Gli immunizzati sono 1.845.026.
Nel bollettino di ieri, invece, «su quasi 9.000 tamponi nel Lazio (-255) e oltre 13.000 antigenici per un totale di quasi 22.000 test, si registrano 97 nuovi casi positivi (0), si registrano 3 decessi (+1), i ricoverati sono 254 (-2). I guariti sono 335, le terapie intensive sono 74 (-1).

Il rapporto tra positivi e tamponi è all'1,1%, ma se consideriamo anche gli antigenici la percentuale scende allo 0,4%. I casi a Roma città sono a quota 65», fa sapere sempre D'Amato.
In Italia, sono 927 i nuovi casi di Coronavirus con 28 morti. Calano di circa 10.000 unità i tamponi, ieri 188.191 con il tasso di positività stabile allo 0,49%. Con 155 casi la Lombardia è prima per incremento giornaliero di nuovi contagiati, poi Sicilia a 119 e Campania a 112. Gli attuali positivi sono 62.309 di cui 59.954 in isolamento domiciliare, 2.027 ricoverati in ospedale, 328 in terapia intensiva con 12 nuovi ingressi.

In Italia preoccupa la variante Delta arrivata al 9% e destinata, secondo le previsioni degli esperti, a diventare la variante dominante: a ottobre potrebbe toccare il 90% delle infezioni in Europa. In Italia il maggior numero di casi di Delta è stato registrato in Campania, poi ci sono la provincia di Sassari, l'Abruzzo e via via le altre regioni, Lazio compreso dove, proprio per questo, si è deciso di anticipare la seconda dose di AstraZeneca. Preoccupa pure la nuova variante Delta plus, scoperta in India.