"L'oratorio è uno stile di vita". È lo slogan che accompagna l'oratorio "Arcobaleno" di Pico, riunito domenica scorsa per la prima volta dopo tanto tempo a causa della pandemia, per accogliere nuovi aspiranti animatori. «Abbiamo organizzato per loro una formazione - si legge nel post pubblicato dal gruppo parrocchiale - in cui sono stati toccati i punti che costituiscono le fondamenta dell'oratorio: la fede, la figura del bambino e la figura dell'animatore.

Abbiamo anche avuto l'onore di ospitare per la prima volta nella nostra casa il parroco don Giansandro, il quale ha speso per noi bellissime parole, che ci hanno fatto capire ancora di più quanto l'oratorio sia una realtà magica e un privilegio di cui davvero pochi possono godere. Lo ringraziamo per essere venuto e perchè rappresenta la nostra guida, su cui poter sempre fare affidamento. Ma oltre ad essere stata una giornata ricca di insegnamenti per tutto il gruppo, non sono mancate le emozioni.

Infatti, abbiamo avuto l'ennesima conferma, anche se non ci siamo riuniti per un lungo periodo e non abbiamo avuto l'opportunità di svolgere l'importante ruolo di animatori, che il legame che ci unisce e la voglia di fare non sono mai svaniti. Pertanto - si augurano gli animatori - speriamo che quello di domenica sia stato per noi un nuovo inizio, pieno di speranza, gioia e buoni propositi». Quindi, il gruppo conclude con un appello ai giovanissimi: «Scatenate la gioia, perchè l'oratorio sta tornando».

C'è grande energia, come emerge dalle loro parole, fra gli animatori di "Arcobaleno" e soprattutto tanta voglia di ripartire con coraggio e speranza. I presupposti ci sono tutti per centrare gli obiettivi e rivitalizzare quella lìnfa preziosa che ferve nella comunità di Pico, un paese che può dirsi fortunato nel possedere una simile risorsa per la formazione dei suoi ragazzi.