Torna in città il "Festival Francesco Alviti": dalla musica antica ai grandi concerti d'organo; dalla Gran Partita di Mozart al melodramma; dalla Festa europea della Musica alle note per la tutela del creato.
Sei serate di musica, amicizia e ricordi per la rassegna nel ricordo di Francesco Alviti. Da 13 anni, piazza San Giovanni a fine giugno si riempie di artisti e appassionati della bella musica che celebrano una sorta di miracolo: la bellezza che scaturisce da una tragedia, l'armonia che fonda le sue basi su una giovane esistenza strappata ai suoi affetti, la capacità di trasformare un male atroce in un appassionato inno alla vita.

La XIII edizione del Festival sarà appunto un inno alla rinascita dopo la tragedia della pandemia. E proprio per la pandemia la rassegna non si svolgerà in piazza, ma all'interno della Collegiata di San Giovanni, in grado di ospitare in sicurezza oltre 130 persone. Si comincerà il 22 giugno, alle 21,30 con "Colore, passione, folklore in Italia nella metà del XVIII Secolo", un concerto a cura del Dipartimento di Musica antica del Conservatorio "Licinio Refice" di Frosinone con Francesca Vicari al violino, Maurizio Simonelli al violoncello e Chiara Tiboni al clavicembalo.

Seguiranno due concerti per organo per la solennità di San Giovanni Battista, patrono di Ceccano. Il primo sarà dedicato alla Festa Europea della Musica, in coincidenza con il solstizio d'estate.
Il Festival ha ottenuto il patrocinio di Regione, Comune e Conservatorio frusinate, impegnato con il Dipartimento di Musica antica, coordinato da Chiara Tiboni. Il programma è disponibile sui social, pubblicato dal professor Pietro Alviti.