Assolti l'ex direttrice della Casa circondariale di Frosinone Luisa Pesante e l'ex Nar Luigi Ciavardini, finiti sotto processo per il caso della gestione del bar interno del carcere.

I due, entrambi difesi dall'avvocato Nicola Ottaviani, erano accusati di duplice abuso d'ufficio per l'affidamento e lei anche di rivelazione di segreto d'ufficio in relazione alle indagini che sarebbero state divulgate all'esterno, quando la direttrice era stata messa a conoscenza delle prime attività investigative che venivano compiute su Ciavardini e sulle coop degli ex detenuti all'interno del carcere di Frosinone.

Il pm aveva chiesto dieci mesi di reclusione per la Pesante. Il presidente del collegio che ha emesso la sentenza ieri è il dottore Farinella, mentre il pubblico ministero il dottore Picchi. Il periodo oggetto di indagine va dal 2012 al 2016. Smentita categoricamente la presunta relazione tra Pesante e Ciavardini.

Il riferimento è a un'intercettazione emersa nell'ambito dell'inchiesta su Mafia capitale (che non ha interessato i due imputati) in cui un indagato, pur senza nominarla, faceva riferimento alla frequentazione tra la direttrice e Ciavardini. Aveva parlato di un legame tra Ciavardini e l'ex direttrice, finalizzato ad aggiudicarsi lavori nel penitenziario, tramite la sua associazione "Gruppo Idee".

Frequentazione che la Pesante ha sempre negato e all'epoca disse: «certi accostamenti sono vergognosi.
Ho avuto contatti con certa gente, per via del mio lavoro». Aveva commentato con indignazione anche Ciavardini: «Io faccio attività di volontariato per il reinserimento dei detenuti, il progetto era con il comune di Frosinone. Le mie frequentazioni con le direzioni di diversi carceri sono all'ordine del giorno».

Nessuna relazione, dunque, tra i due e, come sostenuto sempre dalla difesa, l'assegnazione al servizio di gestione al bar interno del carcere di via Cerreto, a una cooperativa di ex detenuti che portano avanti le attività di recupero, è stata svolta come previsto dalla legge. Nel corso del processo la difesa ha evidenziato che pur potendo assegnare la gestione senza effettuare la gara, la direttrice ha invece voluto indirla per garantire una migliore selezione nell'aggiudicazione.