Avrebbe notato il figlio in compagnia di ragazzi a suo dire poco raccomandabili. E avrebbe cercato in qualche modo di proteggerlo, di allontanarlo. Ma questo tentativo sarebbe sfuggito di mano. E così sarebbe finito nel cuore di una rissa.
Ma all'arrivo immediato dei carabinieri, i militari avrebbero trovato solo il quarantaquattrenne con un pugnale da 32 centimetri: denunciato per porto abusivo di armi o oggetti atti ad offendere.

La ricostruzione
I fatti risalgono ad alcuni giorni fa. Come accertato dai carabinieri di Aquino - guidati dal luogotenente Parrillo - della Compagnia di Pontecorvo, agli ordini del capitano Nicolai e del tenente Fava, la discussione sarebbe nata per futili motivi. Dalle primissime informazioni apprese, sembrerebbe che l'uomo non abbia gradito alcune frequentazioni del figlio: ragazzi della stessa età o di qualche anno di più.

E dalla discussione sarebbe nata una controversia, con un pugno ben assestato al papà troppo invadente finito a terra. E una situazione degenerata in pochi minuti. Poi l'idea, sembrerebbe, di rivalersi e imporre le proprie ragioni con coltellaccio. Quando l'uomo sarebbe tornato brandendo il coltello, in piazza non c'era più nessuno.
All'arrivo dei carabinieri c'era solo il genitore fuori di sé con il pugnale dalla lama di 32 centimetri. L'uomo è stato riportato alla ragione, l'arma sequestrata. Indagini in corso per capire con esattezza cosa sia accaduto.