Incremento delle somministrazioni di vaccino nella Casa della salute cepranese. Lo annuncia il vicesindaco Vincenzo Cacciarella, che spiega: «Come da programma, la direzione Asl ci ha comunicato quanto avevamo anticipato, e cioè che dalla prossima settimana presso la Casa della salute aumenteranno le dosi di vaccino somministrate. La programmazione sta dando risultati importanti e ne siamo orgogliosi.
Ora andiamo avanti con il potenziamento della struttura.
Dopo il nuovo ecografo, puntiamo ad altri risultati. Con la Regione Lazio, il consigliere Mauro Buschini e la direzione Asl prosegue il nostro lavoro sul territorio».

Dallo scorso aprile, il punto vaccinale della Casa della salute è stato inserito sulla piattaforma salutelazio.it, tra le opzioni di scelta per i cittadini che devono effettuare la prenotazione. Il servizio, inizialmente effettuato per cinque giorni la settimana e destinato esclusivamente ai soggetti fragili, è stato poi attivato sette giorni su sette, garantendola somministrazione delle seconde dosi e accelerando le inoculazioni alle persone fragili.

L'inserimento della Casa della salute di cepranese fra i centri vaccinali del Lazio rappresenta sicuramente una valorizzazione della struttura sanitaria e il potenziamento del servizio a disposizione dei cittadini: un notevole passo avanti nell'incremento dei servizi e in particolare del Pat H24, oltre all'intensificazione delle prestazioni radiologiche e la riapertura del consultorio.

Insomma l'utilizzo totale dell'ex ospedale "Ferrari" con un duplice obiettivo: rispondere alle esigenze degli utenti e decongestionare le strutture ospedaliere della regione. Dunque, la Casa della salute potrebbe diventare il fulcro di un ambizioso progetto sanitario che punta al potenziamento della territorialità e dei servizi.
Rassicurazioni in tal senso sono giunte anche dal direttore generale della Asl, Pierpaola D'Alessandro, che sta valutando un apposito piano dedicato alla struttura, anche alla luce delle segnalazioni di cittadini e istituzioni. Dopo il Covid, si dovrà passare alla fase 2 con il potenziamento della territorialità dei servizi: diagnostica, assistenza, presa in carico, abbattimento delle liste d'attesa e prevenzione.