Imprenditore edile accusato di frode fiscale, a sua volta vittima di una frode fiscale. È quanto sta emergendo dal processo al via venerdì scorso e che vede sotto accusa il ciociaro, difeso dall'avvocato Nicola Ottaviani.
I fatti nel 2013-2014 a seguito della scoperta da parte della Guardia di Finanza e dell'Agenzia delle entrate.

Erano risultate fatture ricevute in contabilità perdiverse centinaia di migliaia di euro da una società napoletana che si occupava della lavorazione del ferro.
Società che però, dagli accertamenti, risulta in liquidazione da cinque anni. L'imprenditore mostra anche i pagamenti effettuati ma finisce lo stesso a giudizio.

Venerdì al processo è stato ricostruito il giro di fatture false emesse dalla società che non risulta essere più attiva. La sorpresa arriva quando vengono sentiti tre subappaltatori, i quali dichiarano che nel corso delle opere di urbanizzazione a Roma, ogni giorno c'erano dai 15 ai 20 operai dellaazienda di Napoli che lavoravano lì.

Hanno fornito anche le generalità di alcuni.
Emerge così che lo stesso imprenditore sarebbe stato vittima di frode dalla società che invece, stando aquanto sta venendo fuori dal processo, era stata chiusa intascando anche tasse, IVA e tributi.
La prossima udienza si terrà il 17 novembre.

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