Spunta un super teste che potrebbe dare un prezioso apporto, insieme a quello dei tre periti che inizieranno le operazioni la prossima settimana, per ricostruire la dinamica dell'incidente mortale in cui ha perso la vita il cinquantaduenne di Frosinone, Ernesto Caperna.
Lo scontro tra due veicoli è avvenuto nella serata del 22 maggio scorso, in via Armando Fabi, nella parte bassa del capoluogo, tra una Hyundai i20, condotta dal cinquantaduenne, e un'Audi Q2, guidata da un trentenne anche lui del capoluogo e indagato per omicidio stradale. In auto con la vittima viaggiavano il figlio ventenne e un bambino di sette anni, entrambi feriti.

I fatti
I tre periti nominati dal pubblico ministero, dalla famiglia del deceduto e dall'indagato, inizieranno la prossima settimana le operazioni peritali finalizzate a ricostruire la dinamica del tragico incidente. Operazioni con cui si dovrà chiarire la velocità di entrambi i mezzi coinvolti, utilizzando anche sofisticate tecniche che si fondano soprattutto sulle conseguenze che i due veicoli hanno subito. Secondo elemento, il punto d'urto.
Spunta poi un super teste. Sembrerebbe che gli investigatori, nella immediatezza, abbiano potuto contare su un prezioso apporto di un automobilista che seguiva una delle due auto coinvolte nello scontro. Ha, quindi, assistito in diretta all'urto. Potrà pertanto chiarire, oltre ai tre periti, le drammatiche sequenze dell'incidente, in un tratto, tra l'altro, che non aveva fatto registrare, fino ad oggi, incidenti mortali.

I periti potranno contare non solo sulle moderne tecniche di rilevamento, ma anche su immagini degli impianti di videosorveglianza dei quali sono dotati tre attività commerciali della zona.
La famiglia di Ernesto Caperna si è affidata agli avvocati Luigi Tozzi e Alessandro Petricca, mentre il giovane frusinate, indagato per omicidio stradale, è assistito di fiducia dall'avvocato Giampiero Vellucci.