«Occorre prudenza, bisogna sempre ricordare che tutto è partito da un solo caso. All'inizio, nella seconda ondata, nella terza». Pierpaola D'Alessandro, direttrice generale della Asl di Frosinone, mantiene alto il livello della cautela. Anche se tutti i dati e le percentuali dicono che la campagna di vaccinazione ha spezzato le curve dei contagi e dei decessi.

Rileva la D'Alessandro: «Che la situazione sia migliorata, grazie alla campagna vaccinale, lo dicono i numeri. Ma non esistono le condizioni per una logica da "tana libera tutti" che pure serpeggia. Le regole vanno rispettate, basta una distrazione per generare un focolaio». L'8 agosto è la data individuata per l'inizio di una nuova fase della gestione della pandemia nel Lazio. Una settimana dopo la fine dello stato di emergenza in Italia.

Perché per quella data, 8 agosto, secondo le proiezioni analizzate dall'assessore Alessio D'Amato, sarà stata vaccinata il 70% della popolazione target. E dunque si potrà dire di aver toccato la quota per la cosiddetta immunità di gregge. In anticipo quindi rispetto a molte ipotesi. Il passo successivo sarà la progressiva chiusura degli hub vaccinali.

Ha scritto il quotidiano La Repubblica: «I primi a chiudere saranno gli hub Pfizer, gli ultimi quelli di AstraZeneca, considerato il periodo più lungo tra la prima e la seconda dose». Ha argomentato Alessio D'Amato: «Le chiusure saranno progressive, in base a quello che è il calendario di prenotazione. Sarà un processo graduale. L'8 agosto avremo raggiunto l'immunità di gregge con il 70% della popolazione target già vaccinata».

La futura campagna di vaccinazione sarà incentrata sui medici di medicina generale, sui pediatri e sulle farmacie. Sul tavolo c'è pure il tema delle vaccinazioni dei turisti in vacanza.

Sul punto D'Amato ha notato: «Per poter immunizzare anche i villeggianti servono i vaccini. Per il mese di giugno abbiamo 1.900.000 prenotazioni, a fronte di 1.700.000 consegne previste. Voglio dire che quello che serve in questa specifica fase è la garanzia delle dosi».
Per quel che riguarda il fronte della possibile terza dose, al primo posto di questo ulteriore step di profilassi ci sono i 20 milioni di italiani che rientrano nella categoria di persone fragili per età, patologia e attività professionale.

La data di inizio per la somministrazione delle terze dosi dovrebbe essere gennaio. E saranno utilizzati vaccini che si basano sulla tecnologia dell'Rna. Quindi soprattutto Pfizer. L'Agenzia Italiana del Farmaco ha pubblicato il quinto rapporto di Farmacovigilanza sui Vaccini Covid-19. I dati raccolti e analizzati riguardano le segnalazioni di sospetta reazione avversa registrate nella rete nazionale di farmacovigilanza tra il 27 dicembre 2020 e il26 maggio 2021 per i quattro vaccini in uso nella campagna vaccinale in corso. Nel periodo considerato sono pervenute 66.258 segnalazioni su un totale di 32.429.611 dosi somministrate (tasso di segnalazione di 204 ogni 100.000 dosi).