Hanno realizzato uno stampo e adesso sono pronte a insegnare come far nascere da esso un modello, fedelissimo nei dettagli, della Statua della "Mamma Ciociara": il monumento che è il grido delle donne contro le atrocità della guerra, ma anche contro la violenza di genere che si manifesta sotto diverse forme.

"La seconda chance" è il nome dato al laboratorio creativo di manipolazione dell'argilla organizzato dall'associazione culturale "La Scarana" di Castro dei Volsci. Un gesto non solo simbolico ma anche concreto a favore di molte donne che hanno patito tanti sacrifici e condizionamenti psicologici quando erano ragazze, a causa di un costume ancora troppo maschilista dell'epoca, specialmente in un piccolo centro. Erano gli anni 60 e 70 e seguire le proprie passioni era duro per una donna di queste zone. Adesso l'associazione culturale "La Scarana", che promuove e valorizza le tradizioni del territorio, vuole dare a loro qualcosa, uno spazio per nutrire l'anima.

L'Amministrazione del sindaco Massimo Lombardi ha voluto che il progetto fosse presentato nella sala consiliare, con la presidente della Consulta delle Elette della provincia di Frosinone, Stefania Furtivo. Sono i due enti che hanno patrocinato l'iniziativa, il primo offrendo i locali per le lezioni, il secondo fornendo strumenti e risorse per la realizzazione dello stampo, versatile nell'uso, da quello promozionale a quello istituzionale.

La didattica è chiaramente de "La Scarana", con due insegnanti d'eccezione: Lucia Rossi, presidentessa del sodalizio e Martina Garofali, docente dell'Accademia di Belle Arti di Frosinone, che ha registrato il modellino con il marchio "Bramasole kéramos". Il corso è gratuito e prevede sei incontri da 2 ore ciascuno. Ogni partecipante realizzerà così la propria Mamma Ciociara.