Ad aprile scorso è stato arrestato per violenza e maltrattamenti in famiglia. Lui, un trentatreenne di origine marocchina, era finito ai domiciliari. Ieri, all'esito dell'incidente probatorio, è stato disposto nei suoi confronti il divieto di avvicinamento alla moglie.

Moglie che aveva raccontato ai carabinieri, a cui ha chiesto aiuto due mesi fa, che il marito, sotto l'effetto di sostanze stupefacenti e alcool, stava abusando di lei.
E che diversi erano stati gli episodi nel tempo.
L'uomo era finito così agli arresti domiciliari con l'accusa di violenza sessuale, maltrattamenti in famiglia e atti persecutori.

Ma la donna ha ritrattato ogni accusa di violenza sessuale, inizialmente denunciata alle forze dell'ordine.  E così il giudice ha disposto ieri, all'esito dell'incidente probatorio nel tribunale di Frosinone, per il trentatreenne marocchino da anni residente a Veroli, il divieto di avvicinamento alla donna, anche lei di origine marocchina. La donna si è rivolta all'avvocato Mario Cellitti. L'uomo non potrà più, quindi, neanche frequentare gli stessi luoghi frequentati dalla moglie e non potrà avvicinarla.

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